Pensioni ultime notizie: Salvini rilancia Quota 41, la ricetta post coronavirus

Pensioni ultime notizie: il capo della Lega Matteo Salvini torna a parlare di Quota 100, Quota 41 e Flat Tax. La riforma previdenziale e quella fiscale sono alla base del programma di governo del Carroccio.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 passaggio obbligato verso Quota 41

A margine della presentazione online del libro “La libertà di andare in pensione” scritto a quattro mani dai leghisti Massimo Garavaglia e Claudio Durigon, rispettivamente viceministro all’Economia e sottosegretario al Lavoro del governo gialloverde, è tornato sulla questione della riforma previdenziale anche il leader della Lega Matteo Salvini, tra l’altro, autore della prefazione al tomo. “Quota 100 è uno degli interventi di cui vado più orgoglioso. È una scelta di libertà e quando torneremo al governo, perché prima o poi gli italiani voteranno, anche se noi ci torneremo a tutti i costi e con chiunque, rifaremo quota 100, passaggio obbligato verso quota 41, e la flat tax: l’obiettivo infatti sarà quello di poter pagare meno ma pagare tutti e di un diritto alla pensione legato al lavoro” ha dichiarato al quotidiano Il Tempo proprio Salvini.

Quota 100 “ricetta” anti-coronavirus

Pensioni ultime notizie – Quindi, è tornato a difendere Quota 100 anche Claudio Durigon; per l’ex sottosegretario al Lavoro leghista, lo strumento “può efficacemente far fronte alle conseguenze dell’invecchiamento della forza lavoro sulla produttività che senza dubbio genera, con il passare degli anni, un rallentamento delle performance lavorative; può risolvere il problema dell’obsolescenza delle competenze che ha conseguenze dirette sul rendimento nelle imprese e sulle prospettive di soddisfazione professionale e di carriera dei dipendenti; può garantire maggiore equità sociale nell’ambito del sistema pensionistico, allentando i vincoli posti dalle riforme più recenti”. Sulla stessa linea anche Massimo Garavaglia che, ricordando i meriti di Quota 100, ha voluto sottolineare che non solo lo strumento è costato meno di quanto doveva costare ma, alla luce dell’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, “ha anche sottratto 300mila persone alla cassa integrazione”.

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