Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti, precari attaccano Salvini

Pubblicato il 3 Giugno 2020 alle 08:27
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:32
Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: si torna a parlare di Quota 41 per tutti. I precari se la prendono con Matteo Salvini, tra i più convinti della proposta.

Pensioni ultime notizie Quota 41 per tutti precari
Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti, precari attaccano Salvini

Pensioni ultime notizie: pochi giorni fa il leader della Lega Matteo Salvini è tornato alla carica, riparlando di Quota 41 per tutti, cavallo di battaglia di quando era al governo, che avrebbe dovuto sostituire Quota 100 quando quest’ultima misura sarebbe scaduta (il 31 dicembre 2021). Salvini ha detto che quando la Lega tornerà al governo, l’obiettivo sarà quello di fare Quota 100, che è passaggio obbligato per arrivare a Quota 41, oltre che la flat tax. “L’obiettivo sarà quello di poter pagare meno ma pagare tutti e un diritto alla pensione legato al diritto del lavoro”. Queste le sue dichiarazioni rilasciate durante la presentazione del libro “La libertà di andare in pensione” di Claudio Durigon e Massimo Garavaglia. I lavoratori precoci, però, non hanno mandato giù alcune promesse non mantenute.

Pensioni ultime notizie: la rabbia dei lavoratori precoci contro Salvini

Come riporta pensionipertutti.it, il responsabile di un gruppo Facebook dedicato ai lavoratori precoci, tale Roberto Occhiodoro, si è scagliato contro il leader leghista. “Onestamente mi dà fastidio che uno come Salvini che ha preso per i fondelli i lavoratori precoci andando in giro con la nostra maglietta quando doveva raccattare voti, continui a parlare di noi e di Quota 41”. Il problema è tutto nella promessa non mantenuta, visto che “Salvini aveva detto che la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata Quota 41”, ma alla fine ha fatto Quota 100, “che per noi precoci è stata un’altra presa per i fondelli”. Il perché è presto detto: i lavoratori precoci non hanno potuto accedere alla nuova misura di pensionamento anticipato, per via dei requisiti sbagliati per le loro caratteristiche. “A 62 anni non c’era arrivato quasi nessuno” ma al contempo “la maggior parte aveva almeno 40 anni di versamento”. Nessuna soluzione ancora per i lavoratori precoci, stanchi di essere usati da certa politica come strumento per cavalcare le intenzioni politiche, senza poi andare al concreto.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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