Bonus 600 euro Inps in automatico: con due distinte circolari, l’ente previdenziale chiarisce le modalità con cui dovrebbe essere erogata l’indennità prevista per i lavoratori autonomi in difficoltà a seguito dell’emergenza coronavirus.
Bonus 600 euro: in automatico per chi lo ha già ricevuto a marzo
L’Inps fornisce delle importanti precisazioni a proposito del bonus 600 euro con la circolare 66 del 29 maggio 2020. Con questa, innanzitutto, l’Inps annuncia la proroga dell’indennità di importo pari a 600 euro per il mese di aprile agli stessi soggetti che l’hanno percepita a marzo senza bisogno di presentare una nuova richiesta; l’assegno però sarà erogato anche a favore di nuove categorie di lavoratori. Nel complesso, la platea dei beneficiari sarà formata da: liberi professionisti, co.co.co, autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.
Detto ciò, per i lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati l’assegno sarà pari a 600 euro non solo per aprile ma anche per maggio. Per i lavoratori agricoli con contratto a tempo indeterminato, invece, la stessa indennità è fissata a 500 euro nei mesi di aprile e maggio. Fino al 3 giugno è possibile fare domanda per ricevere il bonus di marzo: l’Inps chiarisce anche che le domande precedentemente rifiutate per motivi di invalidità saranno nuovamente esaminate in modo che anche chi riceve l’assegno di invalidità possa vedersi riconosciuta l’indennità.
Stagionali, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati alle vendite a domicilio
Con la circolare numero 67 del 29 maggio 2020 l’Inps spiega le disposizioni in merito al bonus 600 euro per i mesi di marzo, aprile e maggio con particolare riferimento ad alcune categorie di lavoratori: stagionali, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati alle vendite a domicilio. Dunque, anche per queste categorie l’Istituto precisa che l’indennità relativa ai tre mesi sarà erogata d’ufficio previa apposita domanda telematica. Anche in questo caso le richieste respinte a marzo, assicurano dall’Inps, saranno riesaminate.
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