Fino al 15 luglio è attiva la procedura di regolarizzazione per colf e badanti, nonché per i lavoratori che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca. Spetterà ai datori di lavoro presentare le apposite istanze al fine di dichiarare il rapporto di lavoro subordinato irregolare, come previsto dal recente Decreto Rilancio. Il servizio è operativo dal 1° giugno 2020 ed è ben visibile sulla home page del sito dell’Inps.
Colf e badanti: procedura di regolarizzazione fino al 15 luglio
La procedura di regolarizzazione di colf e badanti è prevista dall’articolo 103 comma 3 del DL n. 34/2020, ovvero del Decreto Rilancio. Qui si circoscrive l’ambito di applicazione della norma ai soli datori di lavoro che operano nei settori sopraccitati, tra cui il lavoro di assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia affetti da patologie e disabilità che ne limitano l’autosufficienza e chi opera nel settore del lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.
Regolarizzazione colf e bandati: le due procedure
Per avere maggiori dettagli sulle attività si rimanda ai codici ATECO allegati al Decreto interministeriale richiamato dall’articolo 103 del suddetto DL. Una volta effettuata l’autenticazione al servizio, sarà possibile consultare il manuale che comprende le indicazioni per compilare correttamente l’istanza. Si ricorda che si avrà tempo fino al 15 luglio per regolarizzare la posizione attraverso una procedura che consiste in più fasi da poter scegliere.
- Sportello unico per l’immigrazione: i datori di lavoro potranno presentare qui l’istanza in favore dei cittadini extracomunitari, seguendo le istruzioni contenute in questa circolare. Questi cittadini dovranno aver soggiornato in Italia prima dell’8 marzo 2020 e ciò dovrà essere certificato dalla dichiarazione di presenza o da altre certificazioni. L’istanza andrà presentata in modalità telematica tramite l’applicativo che si trova all’indirizzo nullaostalvoro.dlci.interno.it, accessibile tramite SPID. Si ricorda che il datore di lavoro che procede alla regolarizzazione dovrà versare il contributo forfettario di 500 euro per ogni lavoratore utilizzando apposito modulo F24 REDT 2020.
- Questure: gli stranieri irregolari con permesso di soggiorno scaduto il 31 ottobre 2019 e che hanno continuato a lavorare dopo quella data, potranno chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo della durata di 6 mesi che partiranno dalla data di presentazione della richiesta. In merito a ciò si invita a seguire le procedure e le istruzioni incluse in questa circolare. La domanda potrà essere presentata presso lo Sportello Amico degli uffici postali dedicati, tramite apposito modello di richiesta e previa spesa di 30 euro, nonché pagamento del contributo forfettario di 130 euro tramite modello F24 RECT 2020 scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
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