Gli italiani non sarebbero soddisfatti di come governo e premier stanno affrontando l’emergenza economica causata dalla pandemia Covid-19. A sostenerlo sono i sondaggi elettorali Winpoll per Il Sole 24 Ore. Mentre sul fronte sanitario l’azione dell’esecutivo viene promossa dal 56% degli italiani, sul versante economico il 57% dichiara di essere poco e per nulla soddisfatto di quanto fatto finora dal governo. A giudicare insufficienti i provvedimenti presi sono soprattutto gli elettori delle forze di opposizione. Il 58% non nasconde la sua preoccupazione per i programmi a sostegno dell’economia adottati dal governo che comportano un forte aumento del debito pubblico. Sul banco degli imputati, gli italiani mettono colui che viene ritenuto il primo esecutore di queste misure: Giuseppe Conte. Il premier, seppur raccolga giudizi positivi dalla maggioranza degli elettori dei partiti che sostengono il suo governo, viene criticato da gran parte degli intervistati (58%) per come ha gestito la crisi del coronavirus.
Sondaggi elettorali Winpoll: no a patrimoniale ed aumento tasse
Sulle misure a sostegno della ripresa economica, il 63% si schiera contro un aumento delle tasse mentre quasi 3 italiani su 10 non vogliono sentir parlare di patrimoniale. Meglio i tagli alla spesa pubblica, soprattutto se riguardano le istituzioni (49%), meno se interessano prestazioni come sussidi di disoccupazione e ammortizzatori sociali (34%). Sul futuro, gli italiani non si fanno illusioni. Per quasi un intervistato su due ci vorranno tra i 2 e i 4 anni per tornare ai livelli di reddito e occupazione precedenti alla crisi. Il 23% allunga questo periodo a 5-9 anni, il 15% a 10 anni o più, solo il 14% spera in una ripresa veloce, massimo sei mesi/un anno. Sul fronte familiare, un terzo degli intervistati ritiene che per tornare ai livelli di reddito precedenti la pandemia ci vorranno anni.
Le ultime decisioni prese dall’Europa per fronteggiare l’emergenza economica causata dal Covid-19, fanno scendere la percentuale dei critici delle istituzioni europee che però rimangono maggioranza (69%). In merito all’appartenenza dell’Italia all’Ue in questo frangente di crisi, gli italiani si dividono tra chi giudica la cosa un fatto positivo (39%) e chi un fatto negativo (40%). Nonostante ciò, la maggioranza ritiene che l’Italia debba continuare a far parte dell’Ue.
Sondaggi elettorali Winpoll: post Covid-19, 54% preferisce ritorno alle urne
Per quanto riguarda il futuro politico, il 54% preferirebbe un ritorno alle urne per eleggere un nuovo governo che gestisca la fase di ricostruzione del Paese. Scenario accarezzato soprattutto dagli elettori di centrodestra. Il 33% degli italiani, tra questi la maggioranza di chi vota Pd e M5S, vorrebbe invece che il governo attuale rimanesse in carica per gestire il post crisi. Appena il 13% vedrebbe di buon occhio la formazione di un esecutivo di unità nazionale sostenuto da tutti i partiti. Un’ipotesi, quest’ultima, che piace a quasi 4 elettori su 10 di Forza Italia. Ma chi dovrebbe guidare un governo siffatto? Il 65,1% non ha dubbi: Mario Draghi. Il 34,9% indica invece l’attuale presidente del Consiglio.
I sondaggi elettorali Winpoll hanno chiesto agli italiani quale sarà secondo loro il futuro del premier Conte. Per il 34%, alle prossime elezioni Conte si presenterà con un suo partito, per il 23% non si presenterà proprio, per un altro 23% si presenterà come candidato del M5S mentre per il 19% come candidato del Pd.
Con il 54% dei consensi, il governatore del Veneto, Luca Zaia, viene considerato il politico che più di tutti ha saputo gestire meglio l’emergenza coronavirus. Segue il premier Conte con il 32% e il capo dello Stato, Sergio Mattarella (29%).
Sondaggi elettorali Winpoll: calano Lega e Pd
Infine le intenzioni di voto. Rispetto alla rilevazione di fine aprile, la Lega perde due punti attestandosi al 27,5%. Punti che recupera nell’alveo del centrodestra Fratelli d’Italia che passa dal 13,5% al 15,9%. Lieve crescita anche per Forza Italia ora al 5,9%. Tra le forze che sostengono il governo, si registra una leggera flessione per il Pd dato al 22% mentre il Movimento 5 Stelle sale al 14,4% ma ora è dietro a Fdi. Italia Viva scivola sotto il 3% (2,5%). Appena dietro c’è Azione (2,4%), seguita da La Sinistra (2,3%), Verdi (1,7%), Partito Comunista (1,7%), +Europa (0,9%) e altri partiti (3%).
Sondaggi elettorali Winpoll: nota metodologica
Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: dal 26 al 30 maggio. Metodo di campionamento: stratificato per regioni, casuale ponderato per genere, fasce di età ed intenzioni di voto alle ultime europee. 1.590 interviste. Margine di errore con intervallo di confidenza al 99%: 2,2%, Metodo raccolta delle informazioni: cawi.
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