Coronavirus ultime notizie: rientro scuola settembre, le misure del ministero
Coronavirus ultime notizie: a partire da settembre gli studenti torneranno nelle aule di scuola, ma saranno prese misure cautelative. Ecco quali.
Coronavirus ultime notizie: il ritorno tra i banchi di scuola a partire dal mese di settembre è un tema centrale in queste ore. Ci si domanda come si tornerà a scuola, quali misure saranno riprese, come ci si comporterà a fronte di un eventuale arrivo della seconda ondata. Tutte risposte che il Ministero dell’Istruzione cerca e continuerà a fornire nelle prossime settimane per rassicurare il personale docente, il personale Ata, gli studenti e i loro genitori.
Coronavirus ultime notizie: ritorno nelle scuole a settembre, come sarà
La ministra Lucia Azzolina ha fatto sapere quali sono gli scenari previsti fino a oggi dopo diverse ore di discussione sul tema. La prima ipotesi prevede un contagio meno rapido, mentre la seconda tiene conto delle misure distanziamento a causa della situazione epidemiologica che si potrebbe verificare. In base alle condizioni del virus nel nostro paese, gli studenti potrebbero essere circondati da pannelli in plexiglass che serviranno a “compartimentare i banchi”. In caso di necessità si potrà anche pensare a “tensostrutture e opere di edilizia leggera nelle aree esterne degli istituti scolastici”.
Non dovrebbero invece esserci doppi turni, ipotesi paventata nei giorni scorsi, né tantomeno uno sdoppiamento delle classi. Dovrebbe invece esserci “una rimodulazione dell’unità oraria”, con le lezioni che potrebbero durare 40 minuti anziché 60. Gli studenti, al posto delle mascherine, potrebbero indossare delle visiere. Le famiglie dovranno misurare la temperatura ai loro figli prima di mandarli a scuola. Un occhio di riguardo andrà sempre al virus incombente. “In Spagna, in Francia, in Israele, in Germania il virus è tornato e noi dobbiamo sapere che cosa fare anche se un solo studente dovesse ammalarsi”.
I problemi della didattica a distanza
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato invece dei problemi che si sono registrati nella didattica a distanza, problemi sorti soprattutto per la rapidità con cui si è svolta la cosa. “Ci sono state distorsioni”, ha detto. “Le famiglie non erano preparate, alcune non disponevano di dispositivi elettronici sufficienti. Questo è il futuro, io ho un figlio piccolo ed è impossibile staccarlo dal cellulare”. L’obiettivo sarà quello di permettere a tutto il Paese un accesso gratuito a internet. Fino a quel momento “la didattica a distanza continuerà a evidenziare il divario che già esiste”.
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