Si aggiunge un nuovo tassello alla questione dei diritti tv per le partite di Serie A e che ha come protagonista Sky. Infatti, a partire dal 2021, la pay tv non potrà più trasmettere in esclusiva la Serie A in streaming online, e quindi su internet. In breve, Sky non avrà più l’esclusiva online, e le partite del campionato di Serie A potranno essere trasmesse anche da altre emittenti. Così ha stabilito il Consiglio di Stato con apposita sentenza, dando ragione all’accusa di eccesso di posizione dominante perpetrata dall’Antitrust nei confronti di Sky.
Diritti tv Serie A: dal 2021 non ci sarà solo Sky
La fine dell’esclusiva Sky su internet è motivata dalla volontà di rilanciare la concorrenza sui diritti di ritrasmissione delle partite, visto che non sembra esserci una grande rivalità tra Dazn e Sky; ciò anche a causa dell’immissione del canale Dazn su Sky, che non alimenta dunque la giusta concorrenza. Ciò significa che a partire dalla stagione calcistica 2021-2022 non ci sarà più NowTv e per vedere le partite online si potrà fare affidamento ad altre piattaforme, come sta già accadendo all’estero (ad esempio Amazon in Germania).
Le conseguenze sul futuro saranno più che importanti. A ottobre saranno pubblicati i bandi relativi alle annate 2021-2024 e la sentenza del Consiglio di Stato avrà un’influenza decisiva sull’offerta che aveva in mente Sky di proporre per tenere il pacchetto completo (tv e online). La sentenza, invece, cambia letteralmente le carte in tavola e apre ai competitors, stimolando la concorrenza e spingendo i prezzi al ribasso. Sky sta pensando alla possibilità di effettuare nuovi controricorsi.
Intanto dovrebbe essere risolta la questione dei pagamenti relativi ai diritti di trasmissione delle partite di questa fine campionato, con Dazn e Img, che avevano richiesto il dilazionamento dei pagamenti, che dovrebbero aver già pagato la propria tranche.
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