Importo tasse sud: il Presidente del Consiglio Conte rilancia il progetto di un’ampia e profonda riforma fiscale con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Nel frattempo, approda in Parlamento un disegno di legge che propone il dimezzamento della tassazione per le imprese che vogliano stabilirsi nelle zone economiche speciali del Meridione.
Crisi sanitaria opportunità per ridisegnare il paese
Importo tasse sud – Nella sua ultima conferenza stampa, il Presidente del Consiglio Conte ha sottolineato come l’attuale crisi sanitaria sia anche “un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il paese”. A tal proposito, da Palazzo Chigi si intende partire da una “seria” riforma fiscale. “Il nostro fisco è iniquo e inefficiente” ha detto lo stesso Presidente del Consiglio rilevando come “l’ultima riforma fiscale è di 50 anni fa”; è ora, insomma, di aggiornare la normativa: “serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno”. In questo senso, un’attenzione “privilegiata” dovrebbe riceverla il Sud: “stiamo lavorando a una fiscalità di vantaggio per l’intero meridione” che, tra l’altro, renda il Mezzogiorno più “attrattivo per i grandi capitali” ha concluso sempre il Presidente del Consiglio.
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Importo tasse sud dimezzato: arriva una proposta in Parlamento
Su questa linea si muove un disegno di legge approdato in Parlamento su iniziativa dei deputati meridionali del Pd e sponsorizzato in particolare dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e da Piero De Luca, capogruppo Dem in Commissione Politiche europee. “Costituire un regime fiscale e amministrativo speciale, che consenta il dimezzamento delle aliquote Ires e l’esenzione totale della tassazione su utili, dividendi, royalties e interessi, di qualunque natura, distribuiti agli azionisti dalle cd Holding, ossia da società di capitali di diritto Ue, che stabiliscano i propri insediamenti industriali o le proprie sedi societarie nelle aree qualificate Zes del Sud, durante i primi 7 anni dalla data di stabilimento, con possibilità di proroga per ulteriori 7 anni”, questo il contenuto della proposta, come recentemente riassunto dal suo stesso relatore De Luca.
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