Pensioni ultime notizie: nel 2020 si registra un impressionante numero di pensionati, soprattutto se raffrontato al 2018, anno del minimo storico. Tra le cause di questo incremento si annovera senza alcun dubbio la misura di pensione anticipata Quota 100, che scadrà il 31 dicembre 2021, e che a oggi consente l’accesso alla pensione a chi matura 62 anni di età e 38 anni di contributi minimo. A lanciare l’allarme sui numeri è il presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali Alberto Brambilla, che riflette sul precario equilibrio tra l’aumento dei pensionati e la tenuta del sistema Paese.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 aumenta numero pensionati
Per Brambilla, come riporta Milano Finanza, nel 2021 il numero dei pensionati raggiungerà quello già conseguito nel 2003, arrivando a 16,44 milioni di unità (nel 2018 erano 16 milioni). Con la crisi economica scaturita da quella sanitaria, Quota 100 rappresenta un’ancora di salvezza per molti lavoratori che hanno raggiunto i requisiti. Questi dovranno scegliere “tra un lungo periodo di inattività e una Quota 100 con taglio della pensione del 10%. Probabilmente opteranno per Quota 100. Dobbiamo considerare che il Pil cadrà a picco, 90 mila esercizi tra cui negozi, ristoranti, alberghi non riapriranno più e il turismo risentirà molto della crisi: tutti quelli che si troveranno in situazioni di emergenza lavorativa potrebbero chiedere le pensioni una volta finite le 12 settimane di cassa integrazione”.
Pensioni ultime notizie: maggiori uscite e minori entrate per l’Inps
Brambilla non vede bene le previsioni sul welfare, che risultano “abbastanza pesanti”, perché “ci saranno molte meno entrate e maggiori uscite. L’ultima stima fatta in sede di revisione di bilancio preventivo dell’Inps dice che 7,7 milioni di persone hanno chiesto la cassa integrazione e 5 milioni hanno fatto domanda per il bonus 600 euro”. Questi numeri fanno sì che “l’Inps potrebbe avere tra 10 e 19 miliardi di minori entrate e tra 10 e 12 miliardi di maggiori uscite”. La conseguenza è che “nel 2020 il disavanzo potrebbe essere anche di 25 miliardi in più e 50 miliardi di deficit”.
Quota 100 “ammortizzatore sociale”
Brambilla legittima dunque l’utilità di Quota 100, che ad oggi può rappresentare un salvagente per molti. “Quota 100 è un ammortizzatore sociale che viene in aiuto durante una situazione impronosticabile. Ormai io sono il primo a dire: non cancellatela!”. Restano ovviamente i punti critici di questa misura, perché a quel tempo, quando la Lega era al governo, si poteva fare una riforma strutturale della Fornero e si è invece deciso di fare Quota 100, che alla fine “per i giovani comporta solo più debito”.
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