Cassa integrazione Inps: pagamento in arrivo, annuncio di Tridico
Ultimi aggiornamenti sulla cassa integrazione Inps: il pagamento è in arrivo, stando a quanto ha annunciato recentemente il presidente Inps Tridico.
Alla fine l’attesissimo annuncio per chi aspetta la cassa integrazione è arrivato e a darlo è stato proprio il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Approfittando di un’intervista rilasciata a Repubblica, infatti, il numero uno dell’Istituto di previdenza ha fornito dei numeri importanti, tra cui le domande di cassa integrazione che saranno evase e soprattutto la data dell’atteso pagamento.
Pagamento in arrivo, ecco la data
C’è una data per il pagamento della cassa integrazione. “Entro venerdì 12 giugno pagheremo tutte le 419 mila domande di cassa integrazione giacenti”, ha affermato Tridico. Che poi ha anche parlato di un forte calo delle richieste di Cig, circa un dimezzamento, segno che forse il Paese è ripartito o comunque è sul punto di farlo. C’è tuttavia uno scarto importante tra il numero potenziale delle domande e le richieste presentate. Su questo fatto Tridico ha affermato che “l’unica cosa che conta è il numero dei modelli SR41 che ci arrivano”. Infatti, “sulla base di quei moduli io posso finalmente emettere l’ordine di pagamento. All’Inps ci sono lavoratori straordinari che si stanno facendo in quattro per dare una risposta a tutti”. Una forza lavoro di cui il Paese deve essere orgoglioso, perché come gli operatori della sanità hanno garantito la protezione dal virus, l’Inps ha assicurato la protezione sociale.
Cassa integrazione: “Il 90% è stata pagata”
Nonostante alcuni problemi, come soprattutto i ritardi, “la Cig, al 90%, è stata pagata”, considerando anche che “il modello della Cig è molto complicato” e soprattutto “è uno strumento pensato per tempi normali”, mentre il Paese è stato investito da un evento importante e imprevisto. “Stiamo sovvenzionando con la Cig anche aziende che potrebbero ripartire, magari al 50%”, dice Tridico, “e grazie agli aiuti di Stato preferiscono non farlo, per pigrizia, per opportunismo, magari sperando che passi la piena e il mercato riparta come prima”. Uno dei problemi del rilancio è dato anche da quegli imprenditori che non affrontano le difficoltà della riapertura, perché al momento “c’è lo Stato che paga l’80% della busta paga”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it