Classifica creme solari 2020: analisi principi attivi, quali sono le migliori
Estate in arrivo, tempo di mare e di creme solari: ecco la classifica delle migliori, stando all’analisi dei principi attivi.
Difficile stilare una classifica delle migliori creme solari, ma giugno è ormai entrato nel vivo e questo significa che l’estate è alle porte. E nonostante la pandemia, in molti si recheranno in spiaggia per abbronzarsi sotto al sole e nuotare nel mare più vicino casa. Spalmarsi la crema solare sarà un rito estivo che sarà ribadito anche quest’anno, ma un prodotto vale l’altro?
Creme solari 2020: attenzione a questi 6 principi attivi
Secondo la Food and Drug Administration è necessario prestare attenzione a 6 principi attivi contenuti nelle creme solari, che sono i seguenti: avobenzone, oxybenzone, octocrylene, homosalate, octisalate e octinoxate.
Come riferisce Il Salvagente, l’Agenzia americana ha concluso che la pelle assorbe i sopraccitati principi attivi anche dopo un solo utilizzo, confermando così quanto espresso in uno studio dell’anno precedente, che però era stato più innocuo, in quanto rivelava come l’assorbimento si verificasse dopo 4 usi.
Il risultato dello studio è stato pubblicato sul Journal of American Medical Association (JAMA) e qui si può dunque leggere un ulteriore e più dettagliato approfondimento sullo studio dello scorso anno. Qui si rilevano le conseguenze dell’applicazione ogni 2 ore in base all’uso massimo raccomandato indicato sull’etichetta del prodotto, ma sotto la lente d’ingrandimento sono stati studiati anche gli effetti di assorbimento dopo un singolo utilizzo.
Principi attivi assorbiti nel sangue restano nel corpo a lungo?
Focalizzandosi su quattro prodotti attualmente sul mercato, ripartiti in lozione, spray aerosol e non aerosol e spray per pompa, lo studio ha dimostrato che tutti e sei i principi attivi sono stati assorbiti nel flusso sanguigno corporeo dopo un solo utilizzo. L’assorbimento non è la sola conseguenza importante che viene rivelata nello studio, in quanto anche la permanenza nel corpo può essere di lunga durata.
Alla luce di questa ricerca, la FDA ha deciso di invitare le aziende coinvolte a effettuare studi che neghino quanto appreso dalla ricerca sopra descritta, invece di proibire l’utilizzo dei principi attivi. Resta quindi consigliato l’utilizzo delle creme solari per proteggere la pelle dalle conseguenze provocate dai raggi ultravioletti quando ci si espone al sole.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it