Bonus 600 euro aprile: domande al via per le casse private
Ultimi aggiornamenti sul bonus 600 euro di aprile: al via le domande per i liberi professionisti iscritti alle casse private.
Ci sono importanti novità relative al bonus 600 euro di aprile che riguardano i liberi professionisti iscritti alle casse private. Com’è ben noto, il governo ha messo sul piatto un ingente numero di risorse per cercare di frenare le conseguenze della crisi economica su imprese e famiglie a causa dell’emergenza sanitaria. Tra queste spicca anche il bonus 600 euro per titolari di partita Iva, collaboratori occasionali e professionisti iscritti alle Casse Private. Ebbene, da qualche giorno e fino a inizio luglio, è giunto il momento di quest’ultimi di fare domanda di accesso al beneficio economico.
Bonus 600 euro aprile: quando fare domanda, le date
Con il decreto interministeriale datato 29 maggio avente come oggetto Indennità liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, si conoscono maggiori informazioni sul bonus 600 euro a loro dedicato. I professionisti potranno presentare domanda di accesso a partire dall’8 giugno e fino all’8 luglio. Naturalmente si potrà presentare domanda solo se non è già stata ricevuta l’indennità nel mese di marzo: in questo caso, infatti, il rinnovo sarà automatico.
Per fare domanda sarà necessario utilizzare il modello messo a disposizione dalla propria Cassa e allegare allo stesso un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti.
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Bonus 600 euro professionisti casse private: i requisiti
I requisiti per ottenere il beneficio sono descritti nell’articolo 3 del Decreto Rilancio, che è andato a modificare quelli previsti dal Decreto Cura Italia, e sono i seguenti:
- Non essere titolare di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato né di pensione diretta;
- Non aver percepito altri bonus previsti dai Decreti Cura Italia e Rilancio;
- Aver conseguito un reddito professionali inferiore a 35.000 euro nel 2018 e aver avuto ridotta la propria attività a causa del lockdown; in alternativa, aver conseguito, sempre nel 2018, un reddito compreso tra 35.000 e 50.000 euro e avere chiuso la propria partita Iva tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020 a causa delle misure restrittive. Ancora, avere avuto una riduzione di almeno il 33% del fatturato nel primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019.
Non è più in vigore il requisito relativo all’iscrizione esclusiva alla Cassa Privata, com’era originariamente previsto dal Decreto Cura Italia e modificato e dunque rimosso dal Decreto Rilancio.
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