Nel quadro delle iniziative ideate dal Governo nelle ultime settimane, troviamo anche il reddito energetico, ovvero una nuova misura rivolta alle famiglie in difficoltà sul piano economico, della quale il principale fautore è stato ed è il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. Vediamo di seguito più da vicino di che si tratta, come funziona e chi saranno i destinatari di questa agevolazione che, almeno nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe contribuire a ridurre i i costi gravanti su tantissimi nuclei familiari italiani.
Reddito energetico: di che si tratta?
Il reddito energetico consisterà in una misura di sostegno ai cittadini italiani con redditi bassi, i quali potranno contare sulla possibilità di installare pannelli fotovoltaici senza spese, ovvero gratuitamente. Il vantaggio concreto sarà rappresentato dal fatto che tali pannelli produrranno – grazie all’effetto fotovoltaico – energia elettrica dall’energia solare e, pertanto, contribuiranno alla diminuzione dei consumi e delle correlate spese in bolletta dell’energia elettrica. Nelle intenzioni dei promotori di questa nuova iniziativa, è trovare un equilibrio tra sviluppo sostenibile, ambiente e risparmi per le famiglie.
Tale iniziativa si colloca sul solco già tracciato con successo in Sardegna, nel comune di Porto Torres. In questa località, infatti, è stato già preposto un fondo rotativo allo scopo di finanziare l’installazione senza costi di pannelli fotovoltaici per i soggetti meno abbienti. L’effetto pratico è stato l’abbattimento delle spese in bolletta, con un risparmio medio di 150 euro all’anno. Ma non solo: tale risparmio ha permesso anche di cedere l’energia elettrica prodotta in eccesso – rispetto alle esigenze delle singole famiglie – alla rete nazionale, creando risorse ulteriori che possono finanziare il citato fondo e contribuire all’acquisto di altri pannelli fotovoltaici. Senza contare che un’operazione di questo tipo fa bene all’ambiente, dato che a Porto Torres in un anno si sono registrate 65 tonnellate di Co2 in meno nell’atmosfera, con un significativo “guadagno ambientale”, ovvero un minor impatto ambientale a livello di inquinamento.
Le prospettive di questa agevolazione
Sulla scorta della positiva esperienza di Porto Torres, il Governo intende appunto estendere l’esperimento del reddito energetico a tutta la penisola e quindi a tutti i cittadini italiani con redditi bassi, in modo da diffondere modelli eco-sociali sostenibili e un vero e proprio circolo virtuoso tra politiche economiche, ambientali e sociali. In particolare, il Dipe, ovvero il Dipartimento per la Programmazione Economica di Palazzo Chigi, ha appena deciso uno stanziamento di 200 milioni di euro per l’istituzione di un fondo nazionale dedicato al reddito energetico. Tale fondo costituirà un primo sostanziale passo verso la diffusione capillare del reddito energetico in tutto il Paese.
Concludendo, non resta che attendere gli sviluppi di questa novità nelle prossime settimane, in cui con tutta probabilità saranno varati provvedimenti di attuazione che, nel dettaglio, chiariranno modalità, requisiti e tempistiche per l’ottenimento della citata agevolazione denominata “reddito energetico”. In ogni caso, tre le finalità da perseguire: meno costi in bolletta, meno emissioni nocive nell’atmosfera e meno disparità sociali tra i cittadini. Vedremo dunque a breve come funzionerà in concreto questa innovativa misura.
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