Bonus matrimoni 2021: requisiti, importo e a chi spetta. La guida
Tutto quello che sappiamo sul bonus matrimoni 2021: dai requisiti richiesti all’importo previsto, passando per i beneficiari.
Tra gli emendamenti al Decreto Rilancio spunta anche il bonus matrimoni 2021, una nuova misura economica pensata per venire incontro alle future coppie di coniugi che si sposeranno a partire dal 1° gennaio 2021, tramite un sostegno economico per le spese legate alla celebrazione del rito matrimoniale. Andiamo a vedere cosa prevede il bonus matrimoni, qual è l’importo spettante, chi sono i beneficiari e quali requisiti devono possedere e le polemiche che ruotano attorno a questo beneficio.
Bonus matrimoni 2021: cosa dice l’emendamento
L’emendamento presenta il bonus matrimoni istituendolo a partire dal 1° gennaio 2021. “Per le spese documentate, sostenute in Italia, per pagamenti connessi alla celebrazione del matrimonio”, si legge, “spetta una detrazione dell’imposta lorda nella misura del 25% delle spese fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 25.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo secondo le disposizioni dell’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi”.
Le spese che sono ammissibili di detrazione sono quelle riguardanti il servizio di ristorazione o di catering, l’affitto dei locali, il servizio di wedding planner, gli addobbi floreali, gli abiti degli sposi, il servizio di trucco e acconciatura, il servizio fotografico. Le risorse per tale bonus, pari a 200 milioni di euro a partire dal 2021, vanno trovare nella corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo per il reddito di cittadinanza.
Bonus matrimoni 2021: possibili polemiche
Del bonus matrimoni 2021 ancora non si parla molto, ma tra le polemiche che ruotano maggiormente attorno alla misura da parte dell’opinione pubblica e degli utenti in rete, è il fatto che tale bonus decorra dal 1° gennaio 2021. Questo fa sì che il settore del wedding sia messo in difficoltà nella parte restante del 2020, ma rappresenta anche una beffa per tutte quelle coppie che hanno dovuto rimandare di qualche mese il matrimonio a causa dell’emergenza Covid, o che si siano comunque sposati senza fare ricevimenti o invitare persone per rispettare le disposizioni di sicurezza.
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