Proroga Naspi 2020: due mesi in più per i beneficiari? Il piano
Con il Decreto Rilancio è arrivata anche una proroga per quanto riguarda le indennità di disoccupazione; Naspi e Dis Coll ancora per due mesi
Con il Decreto Rilancio è arrivata anche una proroga per quanto riguarda le indennità di disoccupazione; Naspi e Dis Coll ancora per due mesi, insomma. Ecco chi dovrebbe comparire tra i beneficiari dell’iniziativa.
Naspi e Dis Coll: indennità prorogate di due mesi
Tra le misure contenute nel Decreto Rilancio per andare incontro ai lavoratori e alle famiglie più in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus e del lockdown anche la proroga delle indennità di disoccupazione per alcuni mesi. Nello specifico, tutti i trattamenti Naspi e Dis coll in scadenza tra il primo marzo e il 30 aprile 2020 sono stati prolungati di due mesi. Tuttavia, tale disposizione dovrà essere maggiormente dettagliata da apposite circolari applicative Inps perché si possano effettivamente individuare i beneficiari.
Scadenza tra il marzo e aprile
Detto ciò, già adesso si può precisare come a essere fondamentale non sarà tanto la data di accredito dell’ultimo assegno relativo all’indennità, visto che potrebbe non corrispondere a quella fissata per l’ultima fruizione, quanto il periodo per cui era stata fissata dall’Inps l’erogazione dell’indennità. Ecco allora che se la data di scadenza del periodo per cui l’ente aveva accolto la domanda relativa a Naspi e Dis Coll sarà compreso tra il primo marzo e il 30 aprile 2020, con tutta probabilità, si avrà diritto alla proroga di due mesi prevista a seguito della crisi sanitaria.
L’importo verrà ridotto?
Posto questo, da precisare anche che l’importo degli assegni relativi alle mensilità aggiuntive prevista in base alla proroga dovrebbe essere pari a quello dell’ultima mensilità spettante secondo il piano originario, non ci sarà la riduzione del 3% prevista di solito per i periodi oggetto di proroga. Inoltre, si deve ricordare che della proroga di Naspi e Dis Coll non potrà usufruire chi ha ottenuto anche il bonus da 600 euro previsto per Partite Iva e co.co.co dal Decreto Cura Italia.
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