FaceApp: filtro per cambiare sesso; ecco perché è tornata un tormentone
La notissima app per smartphone Faceapp torna sulla cresta dell’onda grazie ad una nuova funzione. Risolti i problemi per la privacy?
La notissima app per smartphone Faceapp torna sulla cresta dell’onda grazie ad una nuova funzione. L’anno scorso spopolò grazie al filtro per l’invecchiamento, oggi è quello per “cambiare” sesso a guidarne il successo.
FaceApp: il boom dello scorso anno
I download di Faceapp hanno subito un vero e proprio boom l’anno scorso grazie alla funzione che “invecchiava” i volti. In pratica, l’app per smartphone non faceva altro che “invecchiare”, appunto, il volto di una persona applicando un apposito filtro ad una foto che la ritraeva. Lanciata da alcuni personaggi famosi, la moda di “invecchiare” le proprie foto ha subito preso piede in modo stupefacente.
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I problemi legati alla privacy degli utenti
A quel punto arrivarono i problemi, in particolare, per ciò che riguardava la privacy degli utenti che la usavano. Che fine fanno le foto caricate su Faceapp? Secondo le accuse, addirittura, finivano stoccate su server russi per poi essere usate per “addestrare” dei programmi di riconoscimento facciale. Deponeva in questo senso a sfavore dell’app il fatto che fosse di proprietà di Yaroslav Goncharov, un ex dirigenti di Yandex, l’omologo russo di Google per capirsi.
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L’ultimo aggiornamento a inizio giugno
Gli sviluppatori di Faceapp allora – quando in molti hanno utilizzato il filtro per l’invecchiamento – come adesso – che ad avere successo è la funzione che permette di “cambiare sesso” – hanno sempre negato tutte le accuse che gli sono stati rivolte. Nelle note legali collegate all’aggiornamento di inizio giugno dell’app, si precisa che tutte le foto caricate dagli utenti vengono cancellate in ogni caso dopo 48 ore dal caricamento e dalla modifica, tuttavia, i clienti europei possono richiedere la cancellazione anche prima di questo termine in virtù della normativa Gdpr.
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