Elezioni regionali e comunali 2020: election day a settembre? Le date
Continua il confronto istituzionale sulla data delle elezioni regionali, comunali, suppletive e referedum costituzionale. Il ruolo del ministro Lamorgese.
Il rinvio delle elezioni dovuto al coronavirus è una questione che riguarda molte regioni e diversi comuni italiani. E non solo. Infatti tra gli appuntamenti rinviati c’è anche il referendum costituzionale relativo alla riduzione del numero dei parlamentari e le elezioni suppletive. Al momento ancora non c’è una data certa delle prossime elezioni.
Elezioni regionali, la spinta dei presidenti di regione
Il tema è stato foriero di molte divisioni nelle ultime settimane. Hanno fatto sentire la loro voce i presidenti di molte regioni italiane in scadenza di mandato (Emiliano-Puglia, De Luca-Campania, Toti-Liguria, Zaia-Veneto) che hanno protestato per non aver potuto votare per il rinnovo dei consigli regionali (si vota in totale in 6 regioni comprese Toscana e Marche) durante il mese di luglio. E gli stessi continuano a chiedere a gran voce che si proceda quanto prima svolgendo le elezioni regionali.
Il ruolo del ministro Lamorgese
Secondo le ultime indiscrezioni sembrano alte le probabilità che le elezioni si tengano il 20 ed il 21 settembre in una tornata unica che coinvolga appunto elezioni comunali, regionali, referendum e suppletive. Va comunque specificato che la Camera ha approvato un decreto che ora dovrà essere approvato dal Senato che prevede una finestra elettorale che parte dal 15 settembre, valida anche per le elezioni regionali.
Tuttavia dalle regioni (Veneto, Liguria, Marche, Campania e Puglia) c’è un forte pressing per votare entro la prima settimana di settembre ovvero domenica 6 settembre. Centrale il ruolo del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che sta provando a mediare le posizioni tra maggioranza e minoranza: “Appare auspicabile – ha affermato il ministro Lamorgese – che nella prosecuzione del dialogo si individui una data da parte di tutti i soggetti deputati a farlo, dal governo come dalle Regioni, che rappresenti un punto di equilibrio per lo svolgimento delle elezioni nelle migliori condizioni. Una data che ritengo auspicabilmente unitaria, al fine di conciliare, con modalità uniformi, le esigenze di tutela della salute con quella della ripresa economica”.
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