Pensioni ultime notizie: Uil chiede nuovi coefficienti di trasformazione
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Pensioni ultime notizie: nei giorni scorsi abbiamo parlato di come gli assegni pensionistici a partire dal biennio 2021-2022 subiranno un calo. Così, chi andrà in pensione a partire da gennaio 2021 oppure da gennaio 2022 percepirà meno di chi vi è andato a dicembre 2020 (ne abbiamo parlato in questo articolo e anche qui). Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i nuovi coefficienti di trasformazione relativi al montante contributivo, utilizzati per calcolare la quota contributiva in base ai contributi versati. A partire dal 2009 e fino a oggi, il trend è stato in costante discesa, con conseguenze importanti sugli importi degli assegni, ovviamente al ribasso.
Pensioni ultime notizie: la tabella dei nuovi coefficienti
Nella tabella seguente vedremo il coefficiente di trasformazione associato all’età alla quale una persona decide di andare in pensione, partendo da un minimo anagrafico di 57 anni e finendo a un massimo di 70 anni.
Età | Valore coefficiente |
---|---|
57 | 4,186% |
58 | 4,289% |
59 | 4,399% |
60 | 4,515% |
61 | 4,639% |
62 | 4,770% |
63 | 4,910% |
64 | 5,060% |
65 | 5,220% |
66 | 5,391% |
67 | 5,575% |
68 | 5,772% |
69 | 5,985% |
70 | 6,215% |
Pensioni ultime notizie: Uil chiede nuovi coefficienti di trasformazione
Sul tema è intervenuta la Uil, che ha richiesto, per voce del segretario confederale Domenico Proietti, una revisione dei coefficienti di trasformazione, ribadendo in verità quanto richiede da diverso tempo. “La Uil chiede da tempo la revisione dei criteri dei coefficienti di trasformazione del sistema pensionistico”, in quanto quelli attuali “penalizzano i futuri pensionati e disincentivano chi potrebbe restare al lavoro”. Le conseguenze di ciò vanno a creare un doppio danno, “sia per l’equilibrio dei conti che per i lavoratori”. La proposta del sindacato è quella di “assegnare un coefficiente per coorti d’età”, un sistema che è già vigente in diversi Paesi europei e che “garantirebbe sia l’equità sia la sostenibilità del sistema previdenziale”.
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