Pensioni ultime notizie: assegni di invalidità, scoppia il caso a Torino

Pensioni ultime notizie: a Torino scoppia il caso sulle pensioni di invalidità e sulla loro costituzionalità. Attesa la decisione della Consulta.

Pensioni ultime notizie: assegni di invalidità, scoppia il caso a Torino
Pensioni ultime notizie: assegni di invalidità, scoppia il caso a Torino

Pensioni ultime notizie: il prossimo martedì 23 giugno 2020 la Consulta è chiamata a decidere sulla legittimità costituzionale di due aspetti legati agli assegni di invalidità, rispondendo al richiamo lanciato dalla Corte d’Appello di Torino, sezione Lavoro. Gli aspetti riguardano dei principi costituzionali, in primi quello di condurre un’esistenza dignitosa, principio però messo in discussione dal basso importo erogato. Procediamo con ordine e andiamo a vedere quali sono gli elementi sui quali la Consulta dovrà pronunciarsi.

Pensioni ultime notizie: le accuse di illegittimità costituzionale agli assegni di invalidità

Il primo elemento riguarda l’articolo 12 (comma 1) della Legge del 1972 sugli invalidi civili, mentre il secondo aspetto è richiamato dalla Legge finanziaria 2002, articolo 38 comma 4. Nel primo si rimanda al riconoscimento della pensione di invalidità: l’articolo originale riconosceva ai beneficiari il versamento di un importo pari a 234 mila lire in 13 mensilità. L’importo è ovviamente stato aggiornato nel corso degli anni, fino ad arrivare agli attuali 285 euro al mese per 13 mensilità. Un importo che però non sembra concordare con quanto stabilito dall’articolo 38 comma 1 della Costituzione, non risultando sufficiente ad assicurare il soddisfacimento delle elementari esigenze di vita.

Importante anche il possibile contrasto con l’articolo 3 della Costituzione in merito alla possibile violazione del principio di uguaglianza: la questione riguarda il raffronto con gli importi previsti dalla pensione di inabilità e quelli garantiti dall’assegno sociale, che risultano essere meno favorevoli.

Aumento benefici in base al reddito: incostituzionale?

Il secondo macro-aspetto sul quale è attesa la decisione della Consulta riguarda l’aumento di benefici che è riconosciuto in base a specifiche condizioni reddituali per invalidi civili titolari di pensione e over 60. Anche questa scelta sembra scontrarsi con i succitati articoli 3 e 38 della Costituzione, perché esclude tutti quegli invalidi civili che non hanno compiuto 60 anni di età, ma che si trovano ugualmente in condizione di disabilità grave e impossibilitati a guadagnare e dunque a migliorare (e soddisfare) le condizioni reddituali richieste.

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