Inversione di marcia al casello: quali sono i rischi? La Cassazione sul tema

Inversione di marcia al casello autostradale: cosa dice a riguardo il CdS? Quali sono le conclusioni della giurisprudenza? Ecco come non rischiare la multa

Inversione di marcia al casello quali sono i rischi La Cassazione sul tema
Inversione di marcia al casello: quali sono i rischi? La Cassazione sul tema

Il Codice della Strada è una fonte normativa molto articolata e dettagliata, che pone tutte le necessarie regole in tema di circolazione su strada di mezzi e pedoni. Tuttavia, qualche dubbio può sempre sussistere, come in caso di manovra di inversione di marcia. Tante volte capita di accorgersi di aver sbagliato strada proprio in prossimità del casello autostradale, e pertanto si viene tentati dal voler tornare indietro con una inversione ad U. È possibile ciò? O si è costretti a dover fare molti più km per raggiungere la meta desiderata? Chiariamo di seguito questa questione pratica.

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Inversione di marcia in autostrada: l’azzardo può costare caro

Ecco un dettaglio da specificare subito: nel caso l’automobilista effettui l’inversione di marcia, laddove non consentito, e venga “pizzicato” dalla telecamera predisposta strategicamente, rischia grosso in termini di multa stradale. Infatti, in questi casi – ovvero laddove sia accertata la violazione alle regole di cui al CdS – la sanzione amministrativa pecuniaria è, potenzialmente, piuttosto ingente, potendo oscillare tra un minimo di 2.006 euro e un massimo di 8.025 euro. In particolare, all’art. 154 CdS troviamo che l’inversione del senso di marcia è comunque vietata in prossimità o in corrispondenza delle intersezioni, delle curve e dei dossi.

Per quanto attiene a questo tipo di manovra, effettuata in prossimità o davanti al casello autostradale, già autorevole giurisprudenza si è pronunciata, tra cui la stessa Corte di Cassazione. La risposta dei giudici, riguardo alla legittimità dell’inversione di marcia in queste circostanze, è stata però negativa. Il divieto di tale manovra è previsto all’art. 176 CdS, che dispone: “Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli, delle strade di cui all’art. 175, comma 1, è vietato: a) invertire il senso di marcia e attraversare lo spartitraffico, anche all’altezza dei varchi, nonché percorrere la carreggiata o parte di essa nel senso di marcia opposto a quello consentito; […]”. In sintesi, la giurisprudenza è costante nell’affermare che il divieto di inversione di marcia e di attraversamento dello spartitraffico e dei varchi di cui all’art. 176, comma 1, lett. a) CdS, è valevole anche per lo spazio in immediata prossimità del casello autostradale, così come già per le strade extraurbane principali e per le autostrade (art. 175, comma 1 CdS).

Assai significative le parole usate dai giudici sul tema dell’inversione di marcia presso un casello autostradale, dato che così facendo, l’automobilista arrecherebbe un “grave turbamento alla circolazione ove si consideri che gli altri utenti, percorrendo una zona utilizzabile esclusivamente al fine di uscire o entrare in autostrada, non si attendono la presenza di autoveicoli che non tengano un assetto di marcia conforme a quello da loro stessi tenuto».“.

Tuttavia bisogna puntualizzare che il citato divieto non si applica e quindi il guidatore non rischia alcuna multa, in caso di  inversione di marcia ad U in una spazio di viabilità ordinaria in cui si trovi un cartello che indica la presenza, poco più avanti, dell’entrata in autostrada.

Una recente sentenza della Cassazione: il divieto è ribadito

Se quanto finora detto sembrerebbe essere di chiarimento esaustivo, va pur ricordato che recentemente la Corte di Cassazione è stata nuovamente coinvolta in materia, ed in particolare – nella sentenza n. 11441 del 2020 – si è così espressa sulla natura del piazzale situato prima e dopo il casello. La pronuncia è stata ed è utile a capire se anche in tale area, è possibile emettere una multa stradale per inversione ad U.

Ebbene, secondo il ragionamento della Suprema Corte, l’inversione di marcia è vietata non solo in corrispondenza del casello, ma anche nei piazzali – destinati all’incolonnamento dei veicoli – che sono nelle vicinanze di esso. Analogamente, il divieto vale anche in presenza di doppia corsia separata da striscia tratteggiata o discontinua. 

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Concludendo, proprio in relazione alle strisce longitudinali discontinue inserite nel piazzale, la Corte chiarisce che “gli spazi per l’incolonnamento dei veicoli ai caselli fanno parte delle autostrade e sono soggetti alla medesima disciplina quale che sia la conformazione del tratto terminale (carreggiata, svincolo, rampa o altro) su cui insistono“. Insomma, tanto basta per capire che l’inversione di marcia al casello non è consentita e che il rischio di una multa di svariate migliaia di euro, in caso violazione, è ipotesi tutt’altro che remota.

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