La Legge 104 permette ai disabili e ai loro familiari di usufruire di una serie di agevolazioni, tra questi anche dei giorni aggiuntivi di permesso. D’altra parte, non di rado si viene scoprire che alcuni beneficiari abusano dei diritti previsti dalla norma. In quali condizioni è possibile denunciarli?
Legge 104: agevolazioni importanti per i disabili e i loro familiari
La Legge 104 tutela i disabili e i loro familiari permettendogli di usufruire di alcune agevolazioni: per esempio, chi assiste un proprio parente o congiunto portatore di handicap ha diritto a dei giorni aggiuntivi di permesso retribuito. Fondamentale per ottenerli è che al proprio parente o congiunto sia riconosciuto lo status di disabile a seguito di una visita medica effettuata presso una Commissione Asl e alla presenza di un medico Inps. Nel caso in cui l’accertamento si concluda con esito positivo, a chi assiste il famigliare o congiunto disabile saranno riconosciuti, come si accennava prima, tre giorni di permesso retribuito ogni mese. Tuttavia, non di rado si scoprono dei piccoli-grandi raggiri su questo versante da parte di chi risulta, almeno sulla carta, un caregiver. Da qui la domanda: come deve agire in questi casi chi vuole denunciare un’irregolarità?
Denuncia: in quali condizioni è possibile?
Rispondendo alla domanda riguardante eventuali irregolarità al momento di usufruire dei benefici concessi dalla Legge 104 a un caregiver, d’altra parte, è bene chiarire che, sulla scorta di quanto più volte precisato dalla Cassazione, prestare assistenza non consiste nello stare tutto il giorno insieme al disabile (anche andare a fargli la spesa o compiere delle commissioni per lo stesso, tanto per fare degli esempi, rientra nelle facoltà di chi richiede un permesso in quanto caregiver). Detto questo, si abusa sicuramente dei permessi quando si utilizzano per un familiare che è ricoverato in strutture ospedaliere o che comunque forniscano assistenza sanitaria lungo l’arco di 24 ore (a meno di casi particolari: interruzione del ricovero per svolgere esami all’esterno, ricovero di un minore e così via).
Ecco nell’eventualità in cui si assista a un comportamento del genere è possibile segnalare l’accaduto all’Inps con una comunicazione formale che contenga tutti i dettagli necessari a rendere provabili le accuse; inoltre, resta da segnalare a tal proposito che con l’abuso dei benefici concessi dalla Legge 104 può arrivare a configurarsi anche il reato penale di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (fino a 3 anni di reclusione) o quello ancora più grave di truffa aggravata ai danni dello Stato (reclusione fino a sette anni). Viene da sé che il beneficiario che abusa delle agevolazioni previste dalla legge rischia la revoca degli stessi così come una grave sanzione dal proprio datore di lavoro (che può arrivare a licenziarlo per giusta causa).
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