Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: nuova scadenza per coronavirus
Ecco quali sono le nuove scadenze per i titolari di buoni fruttiferi postali di Poste Italiane scaduti durante il periodo di emergenza Covid-19.
Ci sono importanti novità da tenere a mente per i titolari di buoni fruttiferi postali. L’emergenza causata dal Covid-19, infatti, ha stravolto alcuni calendari, legati soprattutto agli adempimenti fiscali e non solo. Tra le proroghe e gli slittamenti spunta anche quella relativa ai buoni fruttiferi postali di Poste Italiane, per i quali c’è una nuova scadenza relativa all’esigibilità.
Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: ecco la nuova scadenza
La nuova direttiva è contenuta nel Decreto Rilancio. All’articolo 34 comma 3 si legge quanto segue: “I buoni fruttiferi postali il cui termine di prescrizione cade nel periodo di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020 sono esigibili dai sottoscrittori o dagli aventi causa entro due mesi successivi al termine del predetto stato di emergenza”. La fine dello stato di emergenza cadrà il 31 luglio, quindi quanto appena letto significa che i buoni fruttiferi postali che si sono prescritti o si prescrivono tra il 1° febbraio 2020 e il 31 luglio 2020 saranno esigibili entro due mesi da quest’ultima data, quindi entro il 30 settembre 2020. Il Mef ha posto l’attenzione ai suoi clienti, affermando che la prescrizione dei buoni parte dalla data di scadenza, non dal momento in cui sono individuati i titoli stessi.
Buoni fruttiferi: sottoscrizione telefonica, fino a quando
Nello stesso articolo del Decreto, ma al comma 1, si trova invece un paragrafo inerente alla nuova modalità di sottoscrizione dei buoni fruttiferi in tempo di emergenza, che potrà avvenire (per quelli dematerializzati) per via telefonica, entro e non oltre, salvo eventuali proroghe, il 31 luglio 2020. A partire dal 1° agosto 2020, quindi, la modalità di sottoscrizione telefonica non sarà più possibile. La sottoscrizione telefonica non esclude l’invio al cliente di una copia del contratto cartaceo riguardante il servizio di collocamento che comprenda le condizioni generali di contratto.
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