Focolaio Mondragone coronavirus: nuova zona rossa, cos’è successo

Focolaio Mondragone per Coronavirus: cos’è successo nella città campana e perché è diventata una nuova zona rossa. Gli ultimi aggiornamenti.

Focolaio Mondragone coronavirus
Focolaio Mondragone coronavirus: nuova zona rossa, cos’è successo

Focolaio a Mondragone, comune campano in provincia di Caserta scosso da nuovi casi di coronavirus. Questi ultimi si sono verificati nei Palazzi Cirio di Mondragone e pertanto si è deciso di istituire una zona rossa tra viale Margherita e la via Domiziana, come stabilito dall’ordinanza del sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, concorde con il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca. Il focolaio è scoppiato all’interno della comunità bulgara che vive in quella zona e ha coinvolto in totale tutti i residenti dei quattro edifici di case popolari del complesso: questo è avvenuto dopo la rilevazione di ben otto casi positivi. Intanto si attendono i risultati dello screening della Asl effettuato sui circa 700 residenti del complesso ex Cirio.  

Focolaio Mondragone per 8 casi di coronavirus: ecco dove e cosa sta succedendo

Come si legge nell’ordinanza, fino a martedì 30 giugno 2020, salvo eventuali proroghe, chi abita negli edifici dell’ex complesso noti per essere “fortemente popolati e in condizioni di alta promiscuità” dovrà restare in isolamento domiciliare, e spetterà al Comune fornire le derrate alimentari, mentre la quarantena sarà posta sotto il controllo delle forze dell’ordine e dell’esercito e chi la violerà andrà incontro alle sanzioni previste dalla legge.

Non solo: nell’intero territorio del comune di Mondragone torna l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, obbligo questo che andrà rispettato fino al 30 giugno 2020, sempre che non siano stabilite ulteriori proroghe.

Zona rossa anche in Calabria: ecco dove

Anche nel resto d’Italia vi sono stati alcuni focolai: entrando nel dettaglio è entrata in vigore una zona rossa in Calabria, e più precisamente a Palmi, un paesino in provincia di Reggio Calabria, dopo l’individuazione di 8 casi positivi al Covid-19, determinati dal rientro nella regione di due persone che provenivano da altri territori. Tre quartieri di Palmi saranno in quarantena (Pietrenere, Scinà e Tonnara) e sarà vietato l’ingresso nel territorio: sospese tutte le attività, tranne quelle essenziali. L’obbligo di quarantena è iniziato ieri, lunedì 22 giugno, e terminerà venerdì 26 giugno, salvo eventuali proroghe.

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