Seconda ondata coronavirus: lockdown preventivo di 2 mesi per evitarla
Si torna a parlare di una possibile seconda ondata coronavirus, tra chi pensa che ci sarà e chi non è d’accordo: possibile un lockdown preventivo di 2 mesi?
Si parla spesso di seconda ondata coronavirus: diversi esperti hanno parlato dell’arrivo di una possibile seconda ondata, mentre altri hanno smentito seccamente questa ipotesi, in quanto il virus si sta indebolendo e probabilmente potrebbe scomparire (come già avvenuto per i precedenti coronavirus, la Sars e la Mers). C’è da precisare però che il Covid-19 non si comporta come la Sars e la Mers ed è differente dai suoi “cugini”. Uno studio spagnolo ha dunque teorizzato come terapia per prevenire una nuova ondata del virus un lockdown preventivo di almeno 2 mesi.
Seconda ondata coronavirus: il virus circola ancora?
Le informazioni sul nuovo coronavirus continuano ad accavallarsi e sovrapporsi, risultando spesso contraddittorie tra loro, sovente evolvendosi in base ai risultati emersi o all’andamento del virus stesso. Uno studio condotto da Leonardo Lopez e Xavier Rodò del Barcelona Institute for Global Health e pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour ha spiegato che l’estate è un periodo di latenza del virus, il quale, al contrario di quanto si pensa, non è sparito, bensì circola ancora, soprattutto tra le persone più giovani, e lo fa senza che i sintomi siano manifestati. Per questo motivo è necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (la mascherina) e proseguire a mantenere il distanziamento interpersonale di sicurezza.
Seconda ondata coronavirus: cosa bisogna fare per prevenirla
Inoltre, in mancanza di terapie efficaci per contrastare il virus, potrebbe essere necessario un lockdown preventivo di 60-90 giorni per contrastare efficacemente “la crescita epidemia, così come una seconda ondata potenzialmente più ampia di SARS-CoV-2 che si verifichi entro pochi mesi”. I blocchi, secondo gli studiosi che hanno seguito un modello che consideri la diffusione dell’infezione, nonché la perdita dell’immunità con il passare del tempo, dovrebbero durare minimo 60 giorni per risultare efficaci e quindi prevenire la crescita epidemica.
Tuttavia, resta indispensabile usare mascherina, praticare l’igiene personale e mantenere il distanziamento sociale, che risultano essere suggerimenti preziosi e importanti per prevenire altrettanto efficacemente un’eventuale nuova ondata, a patto che sia fatto responsabilmente e da tutti.
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