Mes, l’olandese Blok alla Farnesina: “se l’Italia ha bisogno di soldi, lo attivi”

Pubblicato il 24 Giugno 2020 alle 15:36 Autore: Eugenio Galioto

Mes, l’olandese Blok alla Farnesina: “se l’Italia ha bisogno di soldi, lo attivi”. Conte, l’idea del veto al bilancio Ue 2021-2027.

Bruxelles, Belgio
Mes, l’olandese Blok alla Farnesina: “se l’Italia ha bisogno di soldi, lo attivi”

Non bastava la lezione del Primo ministro austriaco Kurz che, appena qualche giorno fa, richiamava l’Italia affinché non richieda sovvenzioni all’Europa che poi sprecherebbe in bonus vacanze e altre spese che rappresentano un “esempio negativo”. Ieri, il ministro degli esteri olandese Stef Blok, ha incontrato Di Maio alla Farnesina, a invitare l’Italia a usare i finanziamenti del Mes.

L’omologo olandese di Di Maio ha chiarito che “tutti vogliamo l’accordo sul Recovery fund, ma al momento non c’è garanzia di successo”. Dunque se all’Italia servono soldi, chiarisce Blok, “l’Eurogruppo ha già raggiunto un’intesa sul Mes che è a disposizione di tutti gli Stati europei. Il Mes è ancora aperto”. L’Olanda, ha ribadito più volte sia a Di Maio e Amendola, sia nella successiva conferenza stampa, vorrebbe dall’Italia garanzie sulle riforme, Queste sono necessarie, perché “ogni piano di ricostruzione può avere successo solo se il paese che ne prende i soldi li usa per misure che portino alla crescita e sostengano l’economia”.

Sui sussidi, Blok è stato altrettanto lapidario: “Non sono convinto che le finanze pubbliche si sostengano con i sussidi”, perciò, parlando a nome dell’Olanda (ma anche dei Paesi “frugali”) “non siamo entusiasti di qualsiasi forma di debito europeo”.

Una doccia gelata l’invito di Blok a utilizzare il fondo del Mes che ha imbarazzato lo stesso Di Maio, costretto a rilasciare una dichiarazione accampata, che non aggiunge nulla a quanto non si sapesse già prima dell’incontro: “tutti i Paesi concordano sulla necessità di interventi straordinari per fronteggiare una situazione straordinaria, permangono differenze di vedute su quali siano le soluzioni da adottare”.

Mes: Conte, l’idea del veto al bilancio Ue

Sta di fatto che quest’incontro ha gettato ancor più buio e incertezza sullo scenario della trattativa europea. Conte sarebbe disposto a porre il veto al bilancio Ue 2021-2027, qualora i Paesi frugali dovessero respingere la proposta Next Generation Ue della Commissione che, con i suoi 172,7 miliardi di euro previsti per l’Italia, di 90,938 come prestiti – ma in realtà le cifre potrebbero essere meno consistenti – rappresentano, per l’Italia, stante alle parole del Premier, “un buon punto di partenza“. “Non voglio nemmeno considerare un’eventualità del genere” aveva detto qualche giorno fa il Premier che ha tenuto a precisare: “la linea rossa” dell’Italia “è che la proposta della Commissione sia ambiziosa, scendere al di sotto di quel livello non è accettabile“.

Intanto, il 17 e 18 luglio, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, convocherà un Consiglio europeo straordinario sul Recovery Fund e sul bilancio pluriennale dell’UE. Partita questa che potrebbe risultare decisiva per l’Italia non solo per capire che forma assumerà il famigerato Recovery, ma anche se, in caso di esito sfavorevole dei negoziati, ci troveremo nella condizione di dover ricorrere, per mancanza di alternative, ai prestiti del Mes.

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L'autore: Eugenio Galioto

Sociologo, un passato da ricercatore sociale e un presente da analista politico. Scrivo principalmente di economia e politica interna. Amo il jazz, ma considero l'improvvisazione qualcosa che solo i virtuosi possono permettersi.
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