Prezzo benzina e diesel in aumento a fine giugno 2020. La quotazione

Prezzo benzina e diesel: dopo lo shock petrolifero e gli effetti sulla mobilità del lockdown, è tornato a salire nel corso degli ultimi tempi

Pompa di benzina
Prezzo benzina e diesel in aumento a fine giugno 2020. La quotazione

Prezzo benzina, diesel e gpl in aumento a fine giugno 2020: quotazioni del petrolio a picco e consumi di fatto azzerati a causa del blocco agli spostamenti imposto dall’emergenza sanitaria hanno fatto crollare il costo dei carburanti sotto quota 1,4 euro/litro. Dopo tre mesi, lo stesso è tornato al di sopra della suddetta soglia.

Prezzo benzina e diesel: dopo tre mesi supera 1,4 euro/litro

Prezzo benzina: dopo lo shock petrolifero e gli effetti sulla mobilità del lockdown, è tornato a salire nel corso degli ultimi tempi. Secondo i calcoli di Quotidiano energia, attualmente il costo del carburante al self service oscilla tra 1,395 e 1,421 per i gestori più noti e si attesta in media a 1,375 per le pompe no logo. Al servito, invece, il costo della benzina varia tra 1,551 e 1,613 per i gestori più noti e si attesta in media a 1,432 per le pompe no logo.

Capitolo diesel: l’aumento del prezzo è stato inferiore rispetto a quello avvertito dal costo della benzina. Al self service, sempre stando alle medesime stime di cui si riferisce, in media non si supera quota 1,284, con i prezzi fissati dai gestori più noti che variano tra 1,278 e 1,305 e le pompe no logo che in media applicano un costo di 1,257 euro a litro.

Rialzo ingiustificato per le associazioni dei consumatori

Prezzo benzina e diesel in aumento a fine giugno 2020: si scaglia contro il rialzo accusato dal costo dei carburanti il Codacons. L’associazione per i diritti dei consumatori rileva che le quotazioni del petrolio sono ormai stabili intorno a quota 40 dollari al barile da diversi giorni a questa parte “mentre a crescere sensibilmente è l’utilizzo delle automobili da parte degli italiani, che tornano a spostarsi per il paese per raggiungere le seconde case o recarsi al mare”.

Dunque, concludono dal Codacons “la ripresa dei consumi petroliferi determina un rialzo ingiustificato dei prezzi alla pompa, che danneggia non solo gli automobilisti ma l’intera collettività, con ripercussioni negative sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari”.

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