Quattordicesima 2020: in arrivo con il pagamento della pensione di luglio. Non tutti coloro che percepiscono un trattamento previdenziale ne hanno diritto. Quali sono i requisiti necessari per riceverla?
Quattordicesima: in arrivo per 3 milioni e mezzo di pensionati
Quattordicesima in arrivo per circa tre milioni e mezzo di pensionati insieme all’assegno relativo al pagamento della mensilità di luglio. Non tutti coloro che percepiscono un trattamento previdenziale la ricevono, infatti, è necessario rispettare una serie di requisiti: innanzitutto, aver compiuto almeno 64 anni di età, inoltre, il reddito dichiarato non deve essere superiore di due volte il trattamento minimo (per il 2020 è fissato a quota 515 euro circa). Da precisare a proposito del requisito anagrafico che, se il 64esimo anno è stato compiuto nel primo semestre dell’anno, la quattordicesima mensilità sarà corrisposta in base al rateo maturato al primo luglio, invece, se il 64esima anno di età sarà compiuto successivamente al primo luglio, la quattordicesima sarà accreditata a dicembre 2020.
L’importo a seconda di reddito e contributi
A quanto ammonta la quattordicesima? I fattori che intervengono a modificare il suo importo sono sostanzialmente il reddito annuo e il numero di anni di contributi versati nel corso della vita lavorativa. Per chi ha un reddito annuo non superiore ai 10.053,71 euro è di 437 euro fino a 15 anni di contributi (18 per gli autonomi), di 546 euro tra i 15 e i 25 anni di contributi (tra i 18 e i 28 per gli autonomi), di 655 euro con più di 25 anni di contributi (oltre 28 per gli autonomi). Se il reddito annuo è compreso tra 10.154,71 euro e i 13.404,95 euro, l’importo varia tra i 336, i 420 e i 504 euro a seconda del totale dei contributi versati (clicca qui per le tabelle!).
Chi è escluso dalla platea dei beneficiari?
Come si diceva, la quattordicesima mensilità di qualsiasi tipologia di pensione (anzianità, vecchiaia, inabilità, superstiti, assegno ordinario di invalidità) spetta solo se si sono compiuti i 64 anni di età. D’altra parte, sono esclusi dalla platea dei beneficiari in ogni caso coloro che ricevo un trattamento di invalidità civile o comunque di natura assistenziale (assegno, pensione o ape sociale), così come coloro che ricevono la Naspi o altri trattamenti di disoccupazione e i pensionati iscritti alle casse private.
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