Quanto guadagna Michele Emiliano, il presidente Regione Puglia

Le elezioni regionali tornano a essere un tema chiave, ora che il peggio sembra essere alle spalle, anche se bisogna sempre mantenere alta la guardia a fronte dell’epidemia. In Puglia sarà un autunno molto caldo sotto l’aspetto politico: qui, infatti, l’attuale governatore della regione Michele Emiliano si ricandiderà nuovamente e sarà difficile imporsi ancora una volta, soprattutto dopo lo stacco indipendentista di Italia Viva, +Europa e Azione. In aggiunta ciò va anche detto che stando ali ultimi sondaggi elettorali Emiliano non è il favorito. Ma c’è ancora tempo per capire meglio come si svilupperà la situazione. Intanto la curiosità ruota attorno alla figura di Michele Emiliano e, più nello specifico, al suo stipendio: quanto guadagna Michele Emiliano?

Quanto guadagna Michele Emiliano: lo stipendio del presidente della Regione Puglia

Michele Emiliano nasce il 23 luglio 1959 a Bari, città di cui è stato sindaco prima di diventare governatore della Regione Puglia. Esponente di punta del Partito Democratico, nelle primarie 2017 ha partecipato alle primarie, finendo però al terzo posto delle preferenze, sconfitto da Matteo Renzi e superato anche da Andrea Orlando. Fino al 2003 Emiliano ha perseguito la carriera di magistrato, poi è diventato sindaco di Bari per ben 10 anni, ovvero dal 2004 al 2014. Durante questo periodo Emiliano ha guadagnato uno stipendio lordo mensile di 5.780 euro.

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A partire da giugno 2015, Michele Emiliano è diventato presidente della Regione Puglia: nella dichiarazione dei redditi compilata l’anno successivo, Emiliano ha denunciato di aver percepito 84.661 euro. Negli anni seguenti c’è stato un incremento importante, tant’è che nella dichiarazione dei redditi 2019 riferita al 2018, il guadagno complessivo ammonta a 116.400 euro. Come presidente di Regione, lo stipendio è fissato dalla Conferenza delle Regioni, con un introito mensile di massimo 13.800 euro lordi. Questi soldi sono ripartiti tra indennità di carica, che si aggira attorno ai 6.600 euro, indennità di funzione, circa 2.700 euro e infine rimborso spese (circa 4.400 euro).

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