Grillo, amato a destra e odiato a sinistra
[ad]Grillo malvisto a sinistra – Tra i detrattori del comico genovese spicca il segretario del Pd Bersani che in più di un’occasione ha attaccato Grillo. Bersani inizialmente aveva difeso veemente il Presidente della Repubblica Napolitano dagli attacchi del comico poi a chiusura della scorsa campagna elettorale aveva profetizzato sibillino “Populismi fanno finta di partire da sinistra e sbucano sempre a destra”. Bersani in realtà ha paura che il successo di Grillo eroda l’elettorato di sinistra e complichi la sua ascesa a Palazzo Chigi prevista per il 2013. Se si andasse infatti a votare ora il segretario del Pd vincerebbe a mani basse ma in un anno tutto può cambiare e visto il successo del M5s meglio stare all’erta.
Sull’Unità, Francesco Boccia si chiede perplesso quale sia la ricetta di Grillo per uscire dal guado della crisi finanziaria. E il risultato è tranchant : “L’uscita dall’euro, il ritorno alla lira, da svalutare del 40-50%, l’istigazione al non pagare le tasse o ancora l’auspicio che i Bot non vengano ripagati. A chi gioverebbe tutto questo? Di certo non agli italiani né tantomeno a tutti coloro che ogni giorno ci scrivono chiedendo di prendere in considerazione una difesa del risparmio modello Argentina. Complimenti, quindi, non c’è che dire. Sarebbe stato difficile, se non impossibile, trovare un modo migliore per massacrare la parte più debole della società”. A sinistra Grillo non piace proprio.