Sondaggi elettorali TP: 54,2% degli italiani contrario all’uso del Mes
Per 7 italiani su 10 la classe dirigente della Prima Repubblica migliore di quella attuale. A sostenerlo i sondaggi elettorali di Termometro Politico
Sondaggi elettorali TP – Il 54,2% degli italiani è contrario all’utilizzo dei fondi del MES per le spese sanitarie dirette e indirette. Tra chi dice no, il 26% considera l’adozione del Mes una sottrazione di sovranità mentre il 28,2% lo ritiene un prestito e invece servirebbero risorse a fondo perduto. A favore del Mes si schiera il 29,6%. Un ulteriore 13,9% crede nell’utilità del Mes “ma la concessione dei fondi del Recovery Fund non può dipendere dalla sua adozione”. Segmentando i voti per appartenenza politica, notiamo che sia la maggioranza degli elettori della Lega che del M5S è contraria all’utilizzo del Mes mentre oltre 7 elettori Pd su 10 sono a favore della sua adozione. Sono questi alcuni dei dati emersi dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra l’1 e il 2 luglio 2020.
Termometro Politico ha posto agli italiani la seguente domanda: “Secondo lei la classe dirigente della Prima Repubblica era meglio di quella attuale?“. Il 70,9% risponde affermativamente anche se il 33% di questi ritiene che i politici della Prima Repubblica erano più disonesti. Il 22,2%, invece, considera la classe dirigente della Prima Repubblica peggiore di quella attuale. Ad essere d’accordo con quest’affermazione è la maggioranza dell’elettorato M5S (84,1%).
In vista delle elezioni presidenziali Usa di novembre, agli intervistati è stato chiesto quale candidato voterebbero se vivessero negli Stati Uniti. Donald Trump raccoglie, seppur di poco, più preferenze del suo avversario, il democratico Joe Biden (39,7% contro 37,4%). Il 10,8% voterebbe un terzo candidato mentre il 5,2% nessuno di questi.
Sondaggi elettorali Tp: la fiducia nell’Europa e nel premier Conte
Come ogni settimana, Termometro Politico ha chiesto agli italiani se sarebbero d’accordo nell’uscire dall’euro e dall’Ue. Torna a crescere il numero di persone che vuole uscire sia dall’euro che dall’Ue (33,1%) mentre diminuisce al 49% la percentuale di chi non vuole abbandonare nessuna delle due istituzioni.
Intanto continua a calare la fiducia degli italiani nel premier Conte. In una settimana si è passati dal 41% di fiducia al 40,5%. Al contempo è cresciuta dal 58,5% al 59% la quota di chi non ha fiducia nel presidente del Consiglio.
Infine le intenzioni di voto. Termometro Politico registra una calo di mezzo punto percentuale per la Lega che scende al 27,9%. Cresce dello 0,3% al 20,8% il Partito Democratico mentre il Movimento 5 Stelle flette al 14,9%. Cala anche Fratelli d’Italia al 14,2%. Forza Italia è quasi stabile al 5,8%. Azione aumenta il distacco da Italia Viva (3,3% contro 2,8%). La Sinistra è al 2,6%, +Europa all’1,8% e i Verdi all’1,5%. Italexit, il movimento dell’ex M5S, Gianluigi Paragone, debutta con l’1,3%. Chiude il Partito Comunista con l’1%.
Nota metodologica
Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 2900 interviste raccolte tra l’1 e il 2 luglio.
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