Vaccino coronavirus: crollano le azioni Moderna. Cosa è successo

Vaccino coronavirus: una delle aziende più avanti nella realizzazione del composto anti-infezione da Sars Cov 2 ha subito una sensibile crollo in Bors

Toro Wall street
Vaccino coronavirus: crollano le azioni Moderna. Cosa è successo

Vaccino coronavirus: una delle aziende più avanti nella realizzazione del composto anti-infezione da Sars Cov 2 ha subito una sensibile crollo in Borsa. Ecco qual è il motivo della significativa perdita a Wall Street.

Vaccino coronavirus: crollano le azioni Moderna

Vaccino coronavirus –  Oggi e domani, 3 e 4 luglio 2020, Wall Street rimarrà chiusa in occasione dell’Indipendence Day, nell’ultima sessione utile di scambi, hanno accusato un duro colpo le quotazioni di Moderna. La società è giunta sotto la luce dei riflettori da quando ha annunciato di star lavorando su un composto anti-infezione da Sars Cov 2: la sperimentazione sarebbe ormai in fase avanzata; negli ultimi mesi è stata più volte posta a luglio la deadline per il suo completamento. Cosa ha fatto ribassare di ben 9 punti le sue quotazioni alla borsa di New York (anche se poi i danni sono stati parzialmente limitati in chiusura)? Lo slittamento della stessa scadenza fissata dalla società.

Confermata scadenza per luglio

Vaccino coronavirus – Cosa ha portato le azioni di Moderna a perdere 9 punti in listino? Uno slittamento della scadenza più volte fissata a luglio in questi mesi per il termine della sperimentazione. Infatti, secondo l’ultimo report sull’avanzamento del progetto diffuso dalla stessa società, l’ultimo passaggio dei test sul composto anti-infezione da Sars Cov 2 non comincerà, con tutta probabilità, prima di qualche settimana. In pratica, doveva partire in questi giorni l’ultima fase della sperimentazione che consisterebbe nella somministrazione del vaccino a ben 30mila volontari. Un cambiamento dei piani ha portato alla posticipazione di questo step, quindi, si è verificato il ribasso di 9 punti successivamente recuperato (anche se il titolo è ancora 5 punti sotto). Hanno cercato di correre subito ai ripari i vertici della società; “abbiamo sempre detto luglio e confermiamo luglio” le parole del CEO Moderna Stephane Bancel ai microfoni delle emittenti americane che gli chiedevano delucidazioni sull’ultimo dossier.

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