Legge 104: abuso permessi e falsi documenti, ecco cosa si rischia
Legge 104: le cronache spesso pongono sotto i riflettori casi di abuso dei permessi retribuiti e presetnazione di falsi documenti. Ecco cosa si rischia.
La cronaca riporta purtroppo sovente casi di abuso di permessi retribuiti Legge 104, un vantaggio e un’agevolazione che spetta legittimamente a chi in realtà probabilmente non vorrebbe avere questo tipo di “beneficio”. Eppure le agevolazioni a volte sono troppo ghiotte per qualche lavoratore truffaldino, che fortunatamente viene scoperto, finisce nelle cronache locali e incappa in sanzioni pesanti. L’ultimo caso di questo tipo è avvenuto nel comune di Pastena, un comune in provincia di Frosinone, dove una dipendente comunale ha falsificato i propri documenti per poter usufruire dei vantaggi assicurati dalla Legge 104.
Legge 104: documenti falsi e abuso illecito permessi, la sanzione
La dipendente era stata assunta nel 2010, anno d’inizio della truffa oltre che del reclutamento presso il comune della cittadina, e fino ai primi mesi del 2019 aveva fruito illecitamente dei vantaggi offerti dall’essere titolare della Legge 104, in primis i permessi retribuiti. Il danno per le casse pubbliche è stato quantificato attorno ai 9.300 euro. La signora è stata denunciata dai carabinieri della stazione di Pico, dopo delle indagini che, in seguito a un provvedimento disciplinare, erano partite una volta scoperti i falsi certificati per astenersi dal lavoro e godere di permessi retribuiti non spettanti.
Abuso Legge 104 in provincia di Frosinone: il caso
In seguito al provvedimento disciplinare la dipendente comunale era stata sospesa per sei mesi e le sono state richieste le somme che ha indebitamente percepito. I carabinieri hanno così sporto denuncia contro la donna di 52 anni, per il reato di “indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato”. “Avremmo preferito non trovarci di fronte a un caso di palese irregolarità, a un abuso commesso da un dipendente comunale”, le parole del sindaco di Pastena Arturo Gnesi, riportate dal sito ciociariaoggi.it. “Nonostante tutte queste considerazioni abbiamo agito nel pieno rispetto della legalità e seguendo le procedure dovute”.
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