Multa per guida con cellulare: quando scatta e come farla annullare

Pubblicato il 18 Gennaio 2021 alle 06:01 Autore: Claudio Garau

Multa per guida con cellulare in mano: quali sanzioni sono previste dalla legge e cosa si rischia. In quali casi l’automobilista può fare efficace ricorso?

Multa per guida con cellulare quando scatta e come farla annullare
Multa per guida con cellulare: quando scatta e come farla annullare

Non è certamente la prima volta che parliamo di multa per guida con cellulare in mano. In effetti, le notizie di cronaca spesso ci raccontano di incidenti stradali dovuti alla disattenzione di chi era immerso in una conversazione via smartphone, ma durante la guida. La legge altresì ci ricorda che le mani debbono essere utilizzate entrambe per tenere saldamente lo sterzo della propria automobile in marcia. Ciò nonostante, può ben darsi l’ipotesi per la quale il conducente multato per guida con cellulare, decida di seguito di contestare e fare ricorso contro il verbale che indica la violazione alle norme del CdS. Vediamo allora come comportarci in queste circostanze.

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Guida con cellulare in mano: quali sanzioni comporta?

Come appena ricordato, la legge impone che l’automobilista non abbia le mani impegnate a fare altro, mentre è in marcia con il suo mezzo di trasporto. Ciò in pratica significa che mentre si sta guidando, è vietato usare il cellulare per qualsiasi motivo (fare telefonate, mandare messaggi, modificare le impostazioni ecc.). Insomma tutto ciò che implica l’uso dello smartphone, l’impegno delle mani nell’utilizzarlo e la conseguente distrazione in rapporto a ciò che circonda l’automobile (altri mezzi, pedoni, segnaletica ecc.) può produrre delle conseguenze sanzionatorie. Tanto basta a rendersi conto che è assai preferibile distaccare lo sguardo dallo smartphone e pensare esclusivamente alla guida, con ambo le mani sul volante. Ma in concreto che cosa si rischia se si viene “beccati” durante la guida con cellulare in mano? Ebbene, la sanzione prevista è una multa che oscilla tra un minimo di 165 euro ed un massimo di 661 euro. E, se nei 24 mesi successivi all’infrazione, il conducente viene di nuovo sorpreso ad usare lo smartphone durante la marcia, scatta una seconda multa, ma non solo: si aggiunge anche la sanzione della sospensione della patente fino a 3 mesi.

La legge tuttavia prevede delle parziali deroghe alla regola generale del divieto di guida con cellulare. Per esempio, è ammesso l’uso dell’apparecchiatura per il “viva voce”. Ma, in ogni caso, l’automobilista deve prestare la massima attenzione a ciò che gli succede attorno, dando priorità all’attività di guida rispetto a tutte la altre possibili attività che può compiere a bordo del mezzo, anche in movimento.

Ricorrere contro la multa per uso dello smartphone: ecco come

Premettiamo un dettaglio significativo, che rileva in particolar modo in ipotesi di ricorso contro la multa per guida con cellulare in mano. In materia di regole sulla circolazione stradale e poteri dei pubblici ufficiali – di cui fanno parte anche i membri delle forze dell’ordine che emettono le multe – vale la regola per la quale ogni cosa che è percepita direttamente dalla vista del membro delle forze dell’ordine, è presunta come vera, essendo atto pubblico. Ipoteticamente, pur costituendo prova per presunzione potrebbe però essere contestata dall’automobilista soltanto con un iter ad hoc, denominato procedura per querela di falso (di cui abbiamo già parlato diffusamente qui), che però comporterebbe il dover intraprendere ben due procedimenti diversi, sommandosi l’iter appena citato a quello di ricorso contro la multa.

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Insomma, che fare contro una multa per guida con cellulare? esiste qualche “rimedio” efficace e non così gravoso da far pensare che sia meglio pagare la multa? Ebbene, qualche argomento a sostegno delle proprie difese, in realtà può esserci:

  • anzitutto bisogna rimarcare che la multa per guida con cellulare – se non è contestata subito dal poliziotto presente in strada, che fa arrestare la marcia del veicolo – va notificata entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione alle regole del CdS. In buona sostanza, se la multa arriva presso la residenza dell’automobilista dopo i 90 giorni, è agevole ottenere l’annullamento della sanzione con ricorso per motivi di ordine formale. Ricordiamo altresì che rileva, ai fini del conteggio dei giorni, la data del timbro postale, che va quindi letta dal destinatario. Anche un mero errore di “procedura” nella stesura del verbale, come ad es. l’errore sul numero di targa e sulla lettera, può comportare l’annullamento della multa;
  • anche il cosiddetto stato di necessità può comportare l’annullamento della multa tramite ricorso (ne abbiamo già parlato qui con riferimento alla telefonata urgente). Pertanto chi usa il cellulare alla guida per tutelare il proprio diritto alla salute o il diritto di altra persona, essendo indispensabile nelle circostanze e non potendo fare diversamente per evitare danni alla salute, può ottenere l’annullamento della sanzione.

Concludendo, si può ben notare che in realtà qualche “escamotage” per fare efficace ricorso, anche contro la multa per guida con cellulare, in verità c’è. Sta all’automobilista agire con prontezza per veder tutelate le sue ragioni.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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