Merkel, Parlamento Ue: “green, digitale, coesione: le sfide per l’Europa”

Merkel al Parlamento Ue: l”Europa sia più coesa per affrontare le sfide che abbiamo di fronte: salvaguardia diritti, clima, digitalizzazione, solidarietà

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Merkel, Parlamento Ue: “green, digitale, coesione: le sfide per l’Europa”

In vista dei prossimi decisivi vertici europei, la neo-presidentessa del Consiglio europeo Angela Merkel è intervenuta ieri al Parlamento europeo, annoverando le sfide che avrà di fronte l’Europa nel far fronte all’epocale crisi economica. “Ci sono sfide enormi da affrontare che richiedono uno sforzo altrettanto enorme. – ha esordito, rivolgendosi ai Parlamentari dell’aula – Abbiamo bisogno di un dibattito parlamentare. Abbiamo bisogno di coordinamento politico, comunicazione culturale e mediazione tra diversi paesi e regioni. E quindi abbiamo bisogno di voi”.

Poi è passata ad esporre le cinque priorità della Presidenza tedesca: diritti fondamentali, coesione economica e sociale, protezione del clima, digitalizzazione e responsabilità dell’Europa nel mondo. Priorità, queste, che la Cancelliera ha definito “molto importanti”, perché” abbiamo bisogno di un cambiamento sostenibile in Europa per salvaguardare e preservare l’Unione, e lo si potrà fare solo in questo modo. L’Europa dovrà far fronte alla rapidità del cambiamento e garantirà la sua sovranità e la sua responsabilità e sarà pienamente all’altezza del suo ruolo”.

Angela Merkel: diritti e coesione economica e sociale in Ue siano le priorità

A ricorrere incessantemente è la parola “sfida” perché è su questo terreno, secondo Angela Merkel, che va misurata la capacità europea di reagire: “la pandemia globale ha colpito duramente le persone in Europa. – ha ricordato la Merkel – Oltre 100.000 vite sono state perse, solo in Europa. Molti cittadini non sono stati in grado di visitare i propri cari a causa delle rigide regole di quarantena. Gli hanno detto addio mentre se ne andavano. Dobbiamo tenerne conto mentre ci impegniamo per la ripresa economica”. L’affondo poi sulla “prima priorità” menzionata: i diritti civili e sociali che devono essere salvaguardati: “abbiamo dovuto rompere le catene del contagio e questo ha portato alla limitazione dei diritti fondamentali più elementari. È stato un prezzo alto da pagare. Le passate generazioni in Europa hanno lottato duramente per quei diritti fondamentali, i diritti umani. Le libertà civili sono il bene più prezioso che abbiamo in Europa”. Ha poi chiarito che “una pandemia non dovrebbe mai essere usata come pretesto per erodere i principi democratici” che sono secondo la Merkel “la base comune dei diritti fondamentali in Europa”.

Riguardo alla Germania e alla Presidenza tedesca del Consiglio europeo ha assicurato: “dimostreremo grande rispetto e investiremo grande passione in questa sfida”. Da “fervente sostenitrice dell’Europa” ha chiarito che “l’Europa non è qualcosa che ci è tramandata, una sorta di destino scritto che incombe su di noi”, bensì “un progetto vivo che possiamo plasmare e cambiare”. Cosicché “è con l’Europa che possiamo mantenere le nostre libertà. E quindi, più che mai, dobbiamo adesso concentrarci sui diritti fondamentali e sulla loro difesa”. Quindi la Merkel è passata ad esporre il secondo pilastro del suo discorso: l’importanza della coesione sociale dell’Europa. “Abbiamo bisogno di assistenza reciproca e sostegno, solidarietà, spirito comunitario” ha affermato. “L’Europa uscirà solo più forte che mai dalla crisi, se siamo disposti a superare le nostre divergenze e a individuare soluzioni condivise”, vale a dire “se rafforziamo la coesione e la solidarietà” perché “la solidarietà europea non è solo un gesto umanitario. Si tratta di un investimento sostenibile”. Poi l’invito rivolto ai parlamentari: “ho bisogno anche di voi”, per “salvaguardare l’Europa, abbiamo bisogno del parlamento”.

Un’Europa più coesa per affrontare cambiamento climatico e digitalizzazione

Coesione e solidarietà comunitaria sono concetti che la Merkel ha ribadito più volte durante il suo lungo discorso. Ma la salvaguardia dell’Europa, secondo la Cancelliera, passa dalla capacità di offrire “risposte innovative alle sfide del cambiamento climatico, della digitalizzazione e della nostra responsabilità nel mondo”. Queste sono le “enormi sfide che dobbiamo affrontare” – ha detto.

Scendendo nei particolari, Angela Merkel ha ricordato la proposta della Commissione di un green Deal, nei confronti della quale, senza mezzi termini, ha assicurato che sarà nell’interesse della sua Presidenza sostenerla. Per questo, il proposito è quello di un “passaggio a una società a basse emissioni di carbonio, una società verde con imprese e imprenditorialità forti e innovative”. Inoltre, ha chiarito quanto sia “molto importante che si arrivi alla neutralità dell’Europa nei confronti del clima entro il 2050”, con l’impegno di rispettare gli obiettivi fissati dalla Commissione per il 2030. Si guarda anche a una legge europea sul clima.

L’altra sfida, menzionata dalla Merkel, è quella della digitalizzazione, che va di pari passo con l’impegno della protezione del clima. “Ciò non significa che spazzeremo via tutto e metteremo in pericolo i posti di lavoro di milioni di europei – ha voluto rassicurare la Merkel. Tutto il contrario. Questo è un cambiamento realmente necessario”. “È molto importante – ha proseguito – che l’Europa realizzi una sovranità digitale, in particolare in settori chiave come l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica”.

Ha poi ricordato le difficoltà attraversate dall’Europa nell’ultimo ventennio – dal fallimento del trattato costituzionale alla crisi economica e finanziaria del 2008, fino all’emergenza della pressione migratoria e dei profughi di guerra di cinque anni fa: “non è mai stato facile gestire queste situazioni. Ci sono stati momenti di orrore. Ma le crisi più amare ci hanno aiutato ad ascoltare meglio le esigenze e le preoccupazioni degli altri” – ha affermato. È ritornata poi nuovamente sull’importanza dei diritti civili e politici, “pietra angolare etica dell’UE”: “i cittadini devono essere liberi. Devono godere della libertà religiosa, della libertà culturale e politica”, perché “la pandemia ha chiarito a tutti quanto siano preziosi i diritti fondamentali, quanto siano fondamentali le nostre libertà”. Per questo motivo, “a tal fine l’Europa ha bisogno di istituzioni forti, della Commissione, della Corte di giustizia (che con la Corte Costituzionale tedesca è intenta a redimere le controversie sul Q.e della Bce, Ndr) e del Parlamento europeo”, istituzioni necessarie a “garantire la coesione in questo momento difficile”. “La priorità assoluta della Presidenza tedesca – ha assicurato la Merlel – sarà l’unità in Europa per garantire che l’Europa emerga più unita dalla crisi”, per “un’Europa innovativa e sostenibile che possa prendere il suo posto nel mondo”.

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