Lavori e regioni più a rischio per coronavirus: lo studio sui contagi

Pubblicato il 9 Luglio 2020 alle 12:05
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:59
Autore: Daniele Sforza

Quali sono i lavori (e in quali regioni) più a rischio a causa della pandemia del nuovo coronavirus? Ecco cosa rivela uno studio.

Lavoro regioni rischio coronavirus
Lavori e regioni più a rischio per coronavirus: lo studio sui contagi

Il coronavirus è ancora in circolazione e si registra ancora la paura di una nuova seconda ondata, che però potrebbe arrivare in autunno. Si sposta anche la bilancia dei timori, visto che ora chi è più esposto si trova al meridione, e non più al Nord Italia. Questo è perlomeno il risultato di uno studio elaborato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che ha ridisegnato la mappa del rischio sul territorio italiano focalizzandosi sui soggetti, i lavori e la zona geografica maggiormente esposti al rischio di contrarre il virus.

Lavori a rischio: i parametri

Quali sono i posti di lavoro attualmente più a rischio a causa del Coronavirus? Come è facile intuire, tali posti sono quelli in cui il rischio del contatto con il pubblico (e con un certo numero di persone) è maggiore. Stiamo parlando di bar, ristoranti, ma anche ospedali e aziende. I parametri con cui la Fondazione ha stabilito il livello di rischio nei posti di lavoro riguardano prevalentemente cinque fattori:

  • Frequenza dei contatti con le altre persone;
  • Interazione con il pubblico;
  • Vicinanza fisica ad altre persone;
  • Lavorare in ambienti chiusi;
  • Frequenza dell’esposizione a malattie e infezioni.

Coronavirus: le professioni più a rischio

La Fondazione ha stilato dunque una classifica dei lavori più a rischio contagio da coronavirus, che elenchiamo di seguito:

  • Medici e operatori sanitari;
  • Farmacisti;
  • Biologi;
  • Veterinari;
  • Insegnanti della scuola primaria;
  • Tecnici dei servizi sociali;
  • Operatori della cura estetica;
  • Baby-sitter e assistenti all’infanzia;
  • Professori della scuola secondaria;
  • Negozianti;
  • Addetti alla ristorazione;
  • Assistenti di viaggio;
  • Addetti all’accoglienza;
  • Addetti agli sportelli degli uffici pubblici, postali e bancari;
  • Educatori.

Stando ai profili professionali sopra elencati, risulta che donne e giovani sono al momento i soggetti più esposti al rischio di contrarre il virus. Il 44% delle posizioni soprastanti è infatti ricoperto da donne (contro il 16,4% rappresentato dagli uomini), e al tempo stesso il 35,1% ha meno di 35 anni.

Rischio coronavirus: in quali regioni

Infine la collocazione geografica: il livello di rischio sembra essere più alto al Sud che al Nord, secondo lo studio. Ma anche qui va raffrontata l’occupazione con la ripartizione geografica: il 31,3% delle persone occupate che si trovano esposte al rischio si trovano al Sud, contro il 26,5% che si trova al Nord. Letteralmente al Centro il 28,5% degli occupati.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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