Cosa si può fare col libretto postale: operazioni e quali limiti ci sono?

Quali operazioni e movimenti si possono fare con il libretto postale? Esistono dei limiti e delle soglie da rispettare? I chiarimenti sul tema.

Cosa si può fare col libretto postale
Cosa si può fare col libretto postale: operazioni e quali limiti ci sono?

Tra i prodotti e gli strumenti di risparmio preferiti dagli italiani spicca senz’altro il libretto postale. Chi non si è ancora avvicinato a questo strumento, vorrà sicuramente conoscere quali operazioni e movimenti si possono fare, quali limiti e soglie ci sono da rispettare, insomma, cosa si può effettivamente fare se si diventa titolari di un libretto postale.

Cos’è il libretto di risparmio postale

Il libretto postale è un libretto di risparmio che funziona più o meno come quello bancario, solo che invece di essere un prodotto delle banche, è uno strumento di risparmio che si può sottoscrivere se si è clienti delle Poste. Questo libretto è infatti emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, è collocato da Poste Italiane e soprattutto è garantito dallo Stato italiano, quindi è sicuro e questo è certamente uno dei principali vantaggi di questo strumento, che peraltro si distingue per la flessibilità da cui è caratterizzato, in quanto consente di effettuare un buon numero di operazioni.

Il libretto postale Smart: costi, tipologie e caratteristiche principali

Il prodotto più cercato è senza dubbio il Libretto postale Smart, perché con questo si può usufruire di diversi servizi online, senza recarsi fisicamente presso un ufficio postale, evitando così lunghe file e la noia degli appuntamenti e facendo tutto casa, gestendo tramite apposita applicazione BancoPosta. In merito ai costi, non sono previsti costi di apertura o gestione, né tantomeno costi di chiusura. I costi sono da guardare alle sempiterne tasse, a partire dall’imposta di bollo sulle giacenze superiori a 5.000 euro, il cui importo, come saprete, è di 34,20 euro annui per le persone fisiche e 100 euro per le persone giuridiche.

Esistono diverse tipologie di libretto: vi è quello ordinario, il Libretto Smart, il Libretto Minorenni (con 3 tipologie, suddivise in base alle fasce d’età) e infine il Libretto Giudiziario.

Rendimento basso

Ora passiamo ai lati “negativi”: più uno strumento è sicuro, meno sono i rischi da correre, e minore sarà il rendimento (altrimenti saremo tutti ricchi). Essendo il libretto postale uno strumento sicuro perché garantito dallo Stato Italiane non offre un granché come rendimento sui depositi. A partire dal 7 novembre 2019, infatti, il tasso nominale annuo lordo del libretto ordinario ammonta allo 0,001%. Ci sono poi offerte periodiche che, in base a determinati vincoli (come il limite minimo del deposito, o la temporalità della giacenza) alzano i rendimenti, sebbene mai molto da rendersi veramente appetibili.

Quali operazioni si possono fare con il libretto postale

Per quanto riguarda la quantità e il tipo di operazioni che si possono fare, molto dipende se si è titolari o meno di una Carta Libretto, senza la quale è possibile prelevare o versare soldi solo recandosi presso l’ufficio postale. Se invece si è titolari di una Carta Libretto, allora ci si potrà recare presso qualsiasi ATM del circuito Postemat. Esistono limiti di prelievo giornaliero e mensile, che ammontano rispettivamente a 600 euro (al giorno) e 2.5000 euro (al mese).

Inoltre è possibile farsi accreditare la pensione Inps e anche lo stipendio (ma solo se siete dipendenti statali) sul Libretto postale ordinario, cartaceo o dematerializzato, tramite l’associazione con un conto corrente postale.

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