Seconda ondata coronavirus: il Presidente del Consiglio Conte predica tranquillità a proposito di una nuova impennata di contagi nel nostro paese. Ecco cosa ha detto.
Seconda ondata coronavirus: “Italia attrezzata per mantenerla sotto controllo”
Parole significative quelle pronunciate dal Presidente del Consiglio Conte nel corso di un’intervista rilasciata ad un’emittente spagnola: “Alcuni esperti ragionano sulla possibile nuova ondata di contagi, è un dibattito pubblico. Io non so se arriverà, anche perché non sono uno scienziato, e mi pare capire che essendo questa pandemia un nuovo virus le previsioni son difficili. Dico solamente che se ci dovesse essere una nuova ondata l’Italia è attrezzata per mantenerla sotto controllo”.
“Affrontare la ripresa con tranquillità”
Dunque, predica tranquillità il Presidente del Consiglio Conte in vista di una possibile nuova impennata di contagi: “In questo momento i cittadini italiani devono affrontare la ripresa delle attività economiche sociali e culturali con tranquillità. Devono rispettare le poche regole di distanziamento, l’utilizzo della mascherina se non c’è distanziamento ma la vita in Italia deve riprendere, tutte le attività devono riprendere. Abbiamo potenziato la risposta del sistema sanitario, fatti milioni di test, abbiamo anche elaborato un piano di monitoraggio molto dettagliato che ci consente di controllare tutte le aree territoriali: sono fiducioso, abbiamo tutte le condizioni per affrontare l’estate e anche l’autunno”.
Seconda ondata coronavirus: a che punto è Immuni?
Nel “dibattito pubblico” sulla probabilità di una seconda ondata, a cui faceva riferimento Conte, entrano a pieno titolo le ultime novità sull’App immuni e la ricerca di un vaccino. Per quanto riguarda il sistema di tracciamento dei contagi “La app Immuni non ha per ora raggiunto i target che si immaginavano all’inizio, la campagna di comunicazione c’è e continua ad esserci. La principale delle ragioni non ha a che fare con la campagna informativa. Ha a che fare con la fase del ciclo di epidemia che stiamo vivendo e che trova una qualche forma comprensibile ma non condivisibile di rilassamento generale. Però c’è, va avanti nei download. Ci servirà molto a partire dall’autunno” ha recentemente precisato il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri in un’intervista rilasciata a Lucia Annunziata.
Italia tra i primi paesi a disporre di un vaccino
Contestualmente, il ministro dell’Università Manfredi ha chiarito rispetto alla ricerca sul composto anti-Sars Cov 2 che “C’è il massimo impegno per fare in modo che, sia sul fronte dei vaccini che dei nuovi farmaci, l’Italia sia all’avanguardia a livello internazionale per garantire sicurezza sanitaria e un futuro industriale all’Italia”; ciò per dire che il nostro paese potrebbe essere tra i primi, o addirittura il primo in assoluto, ad avere nelle proprie disponibilità un vaccino utile contro l’infezione da nuovo coronavirus.
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