Come nascondere i soldi in banca: ecco 3 metodi legali
Banca e denaro in c/c: come si può lecitamente occultare il denaro? Gli escamotage della banca estera, assegno circolare e cassetta di sicurezza
Talvolta si potrebbe essere tentati dall’idea di nascondere i propri soldi in banca, e ciò anche in un’epoca in cui ormai la tracciabilità delle operazioni finanziarie e la trasparenza sono diventate regole essenziali. Nulla (o quasi) sfugge più ai controlli del fisco, ma ciò nonostante esistono dei metodi – assolutamente legali – per celare le proprie risorse economiche proprio all’interno di un istituto di credito. Vediamo quali sono.
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Banca e denaro: ecco come occultarlo legalmente
In effetti, si potrebbe essere portati a pensare che nascondere il denaro in banca non sia un’operazione così.. cristallina, tuttavia esistono dei metodi assolutamente leciti e validi che consentono, di fatto, di celare le proprie risorse, per i motivi più diversi. C’è chi magari vuole occultare il denaro per ragioni legate alla futura separazione ed al timore che tale denaro sia poi diviso con l’ex coniuge, oppure c’è chi, essendo in debito con qualcuno e non riuscendo a pagare, teme il pignoramento di quello che ha, oppure ancora c’è chi per motivi legati alla futura eredità, ha interesse a celare agli eredi una parte dei suoi beni. Insomma, le ragioni pratiche che possono spingere a nascondere i soldi in banca possono essere davvero non poche. Ecco allora in sintesi come nasconderlo in modo lecito:
- utilizzo della banca estera: se è vero che esiste l’Anagrafe dei conti correnti, ovvero una gigantesca banca-dati (aggiornata dalle stesse banche) che include tutte le informazioni finanziarie rilevanti di un certo correntista nei suoi rapporti con la banca, e utile al fisco ed ai creditori per poter setacciare gli effettivi risparmi del debitore e soddisfare così le proprie legittime pretese di credito, è altrettanto vero che è possibile evitare tale Anagrafe, spostando i propri soldi all’estero. Come? Semplicemente avvalendosi dei servizi di una banca estera, come ad esempio Paypal (dei cui servizi abbiamo già parlato ampiamente qui). Infatti, le banche estere non sono tenute a rispettare le nostre regole, anche quelle in tema di tracciabilità, trasparenza e controlli: pertanto tali istituti di credito non debbono inviare alcunché all’Anagrafe tributaria. Le banche estere non dovranno cioè comunicare automaticamente alcuna informazione all’Anagrafe, se non espressamente richiesta. In queste ultime circostanze, comunque, i dati saranno ottenibili con maggiore difficoltà rispetto a un conto corrente presso una banca non estera. Insomma, molto spesso scegliere una banca estera mette al riparo dalle pretese legittime di molti creditori privati;
- utilizzo della cassetta di sicurezza: un altro metodo lecito per nascondere denaro in banca è quello legato all’uso delle cassette di sicurezza, molto frequente in Italia (ne abbiamo già parlato diffusamente qui). Nessuno a parte ovviamente il privato che deposita i suoi beni in essa, può sapere l’esatto contenuto della cassetta, e non può saperlo neanche il fisco, che può soltanto venire a conoscenza del contratto di cassetta di sicurezza, mentre per sapere cosa di fatto contiene, dovrebbe svolgere un controllo proprio nella sede della banca;
- utilizzo degli assegni circolari (di questo tipo di assegni abbiamo già parlato più volte, come ad esempio qui con riferimento all’assegno spedito per posta): con questo metodo, legale come gli altri due che abbiamo citato, l’interessato a celare il suo denaro, si fa rilasciare degli assegni circolari, consegnando al cassiere della banca il denaro in contanti che vuole occultare e domandando appunto il suddetto rilascio. Tali titoli di credito saranno intestati a sé stessi, oppure ad un familiare o un amico fidato e, per questa via, i soldi potranno uscire dal c/c dell’interessato a nascondere il denaro, venendo accantonati in un fondo ad hoc della banca. Risultato: questo denaro resterà nascosto a chiunque, ed anche al fisco. Anzi, si potrà parlare di riscossione soltanto dopo tre anni.
Concludendo, come si può ben vedere, esistono – e sono legali – diversi metodi per nascondere il denaro in banca: sta al privato capire se davvero, nelle circostanze concrete in cui si trova, l’occultamento delle proprie risorse sia una scelta conveniente.
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