Governo ultime notizie: tiene banco la questione Autostrade. O Aspi accoglierà le richieste del governo e rispetterà gli impegni presi, oppure sarà revoca: questo è quanto riportano fonti governative citate dal quotidiano La Repubblica alla fine del Consiglio dei Ministri “notturno” presso Palazzo Chigi. Infatti, durante la notte, Aspi sembra aver inoltrato quattro comunicazioni al governo nel quale ha accolto tutte le richieste fatte, il che ha dato il via libera all’avvio dettagliato della transazione con Aspi da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze dopo l’ok del CdM. Ora si procederà con l’uscita graduale dei Benetton dalla società e con un accordo nel dettaglio sulla convenzione. Per quanto riguarda l’ingresso della Cassa Depositi e Prestiti si inizierà entro il 27 luglio. Se gli impegni non saranno pienamente rispettati, allora ci sarà la revoca, ma al momento appare abbastanza lontana.
Accordo Autostrade, i punti chiave
Sempre secondo quanto riporta il quotidiano romano, il Consiglio dei Ministri è stato piuttosto teso ed è durato circa 6 ore, terminando alle ore 5.30 del mattino. Mentre gli esponenti del Movimento 5 Stelle chiedono garanzie che i Benetton escano dall’azienda, il premier Giuseppe Conte è rimasto fermo su alcuni aspetti chiave, tra cui il taglio delle tariffe autostradali, la riduzione dell’indennizzo nell’eventualità di una revoca, nuove politiche su eventuali risarcimenti. Nell’accordo si prevede l’ingresso della Cdp con il 51% e al contempo la graduale riduzione della partecipazione dei Benetton sulle quote dell’azienda.
Governo ultime notizie: accordo Autostrade, il comunicato di Palazzo Chigi
Sul sito del governo è stato pubblicato il comunicato stampa relativo alla questione. Qui si legge che la proposta prevede specifici punti qualificanti relativi alla transazione e al futuro assetto societario del concessionario. Di seguito sono elencati i punti relativi alla transazione:
- Misure compensative a esclusivo carico di ASPI per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro;
- Riscrittura delle clausole della convenzione al fine di adeguarle all’art. 35 del DL Milleproroghe;
- Rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario;
- Aumento sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario;
- Rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del Ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e i ricorsi per contestare la legittimità dell’art. 35 del DL Milleproroghe;
- Accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’ART con significativa moderazione della dinamica tariffaria.
Di seguito, infine, sono elencati i punti riguardanti l’assetto societario del concessionario:
- In vista della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti, contenuto nella stessa proposta transattiva, Atlantia S.p.a. e ASPI si sono impegnati a garantire;
- L’immediato passaggio del controllo di ASPI a un soggetto a partecipazione statale (Cassa Depositi e Prestiti – CDP) attraverso:
- La sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da parte di CDP;
- L’acquisto di quote partecipative da parte di investitori istituzionali;
- La cessione diretta di azioni ASPI a investitori istituzionali di gradimento di CDP, con l’impegno da parte di Atlantia a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi;
- La scissione proporzionale di Atlantia, con l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia e la contestuale quotazione di ASPI in Borsa. Gli azionisti di Atlantia valuteranno la smobilizzazione delle quote di ASPI con conseguente aumento del flottante.
Al termine del comunicato, si legge che in alternativa, Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in ASPI, pari all’88%, a CDP e a investitori istituzionali di suo gradimento.
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