Cassa integrazione 2020: proroga fino a dicembre e stop licenziamenti

Ultimi aggiornamenti sulla cassa integrazione 2020: in arrivo la proroga fino a dicembre e prolungato anche lo stop ai licenziamenti.

Cassa integrazione 2020 proroga
Cassa integrazione 2020: proroga fino a dicembre e stop licenziamenti

Con il nuovo decreto di agosto in arrivo potrebbero esserci importanti novità sulla cassa integrazione, con una possibilità di proroga fino a dicembre (di ulteriori 18 settimane). A essere prolungato sarebbe anche il divieto di licenziamento, che a oggi è in vigore fino al 17 agosto, nonché la deroga sui contratti a termine con l’eliminazione della causale. Il governo dovrebbe votare per un nuovo scostamento di bilancio (tra 17 e 18 miliardi di euro), come annunciato di recente dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e riconfermato dal viceministro Antonio Misiani, e ciò permetterebbe di prolungare la cassa integrazione per altre 18 settimane.

Cassa integrazione fino a dicembre?

L’intenzione del governo è quella di prorogare la durata della cassa integrazione fino al mese di dicembre, integrando altre 18 settimane di ammortizzatori sociali in più rispetto a quelli introdotti fino a oggi. Questo permetterebbe alle aziende in crisi a causa dell’emergenza sanitaria di avere una copertura garantita dallo Stato e quindi di evitare i licenziamenti dei propri dipendenti. Resta comunque da ultimare e definire il criterio di accesso a questa cassa integrazione prolungata, che dovrebbe riguardare il settore di appartenenza, con preferenza verso quelli maggiormente colpiti dal Covid, oppure la riduzione del fatturato rispetto allo scorso anno.

Divieto licenziamenti e stop deroga contratti a termine

Si va anche verso il prolungamento del divieto dei licenziamenti, attualmente in scadenza il 17 agosto. Il blocco dei licenziamenti potrebbe essere anch’esso prorogato fino al prossimo dicembre. Infatti, senza una proroga di questa misura, a partire dal 18 agosto le aziende potrebbero licenziare i propri dipendenti e, vista la crisi, il rischio che ciò si realizzi è molto alto. Tuttavia potrebbero esserci delle deroghe, come ad esempio la possibilità di ridurre il personale (o procedere al licenziamento) in caso di fallimento o cessazione di attività produttiva, o nei casi di accordo sindacale per l’uscita concordata del lavoratore.

Sempre fino al prossimo dicembre potrebbe essere prolungata la deroga sui contratti a termine (somministrazione compresi) al fine di rinnovare la collaborazione senza causale. Attualmente ciò è in vigore fino al 30 agosto 2020 per tutti quei rapporti di lavoro i cui contratti, operativi al 23 febbraio, risultano in scadenza.

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