Maturità 2020: cosa cambia tra l’esame che si sostiene al termine della scuola secondaria superiore e quello che può essere svolto da privatista? Di seguito qualche delucidazione.
Maturità 2020: in corso o da privatista, cosa cambia?
Maturità 2020: cosa cambia tra l’esame svolto dagli studenti al termine della scuola secondaria superiore e quello che viene svolto da privatisti? In quest’ultimo caso, la differenza principale è questa, lo studente non ha frequentato le lezioni come i “normali” studenti: ha svolto il programma di studi previsto a seconda dell’indirizzo scelto con un professore privato oppure da autodidatta.
Dunque, per il fatto di non aver seguito le lezioni durante gli anni previsti a seconda dell’indirizzo, lo studente che intende svolgere l’esame finale dovrà prima sostenere una prova preliminare (verterà sul programma di tutti gli anni per cui non si è stati promossi, se gli studi sono stati interrotti prima del termine; bisogna prendere la sufficienza in tutte le materie: in caso di bocciatura alla maturità, il superamento della prova preliminare vale come idoneità all’ultimo anno), previa presentazione con congruo anticipo – 30 novembre – della richiesta relativa allo svolgimento della maturità.
Esame da privatista: a chi fare domanda?
Maturità 2020: per fare domanda bisogna contattare l’Ufficio scolastico regionale (Usr) della propria regione di residenza e fornire tutta la documentazione richiesta: in primis, modulo di domanda reperibile sul sito del Miur e attestato della licenza media. Quindi, se la richiesta viene accettata, bisognerà indicare tre istituti scolastici presso cui potrebbe essere sostenuto l’esame: la scelta della sede, però, spetta all’ufficio scolastico territorialmente competente a seguito della verifica del possesso dei requisiti. Sarà sempre l’Usr a dare comunicazione relativamente all’esito della domanda all’interessato in tempo utile per prepararsi. Detto ciò, anche i privatisti sono tenuti a pagare la tassa prevista per lo svolgimento della maturità pari a circa 28 euro.
Requisiti e prova preliminare
Maturità 2020: che requisiti sono previsti per svolgere l’esame per il diploma di scuola superiore da privatisti? Bisogna rispettare almeno uno di quelli riportati nell’elenco che segue:
aver compiuto il diciannovesimo anno di età entro l’anno solare in cui si svolge l’esame e dimostrare di aver adempiuto all’obbligo scolastico;
essere in possesso del diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto, indipendentemente dall’età;
avere compiuto il ventitreesimo anno di età entro l’anno solare in cui si svolge l’esame. In tal caso i candidati sono esentati dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio inferiore;
essere in possesso di titolo conseguito al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento o essere in possesso di diploma professionale di tecnico di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
aver cessato la frequenza dell’ultimo anno di corso prima del 15 marzo 2019.
Gli alunni delle classi antecedenti l’ultima, che intendano partecipare agli esami di Stato in qualità di candidati esterni, che abbiano comunque i primi due requisiti, devono aver cessato la frequenza prima del 15 marzo 2019.
I candidati esterni all’esame di Stato per gli indirizzi di studio di istruzione professionale non sono tenuti a presentare la documentazione relativa al possesso di una eventuale qualifica professionale.
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