Governo ultime notizie: il primo giorno di negoziati sul Recovery Fund al Consiglio Europeo si è concluso con una fumata nera. Anche per il secondo giorno si annuncia un muro contro muro sul piano di aiuti economici post-epidemia.
Governo ultime notizie: fumata nera sul Recovery Fund
Governo ultime notizie – Il primo giorno di negoziati sul Recovery Fund al Consiglio Europeo si è concluso con una fumata nera. Le trattative, tra l’altro, non hanno fatto passi avanti: gli opposti schieramenti hanno semplicemente riproposto le proprie posizioni che restano molto distanti. Un vero e proprio stallo, insomma, quello che si sta consumando a Bruxelles: Austria, Olanda, Svezia e Danimarca, i cosiddetti paesi “frugali”, continuano a proporre la riduzione del volume totale del Recovery Fund e in particolare della parte riservata alle sovvenzioni a fondo perduto. Inoltre, gli stessi paesi chiedono la modifica dei parametri in base ai quali si distribuirebbero le risorse, in breve Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e delle modalità di restituzione dei prestiti (in pratica, vorrebbero anticipare le scadenze del rimborso).
Muro contro muro ma Conte ancora all’attacco
Governo ultime notizie – Nonostante le forti resistenze dei “frugali”, con il premier olandese Rutte e quello austriaco Kurz in testa, il Presidente del Consiglio Conte ha ribadito di non essere disposto a cedere: “Non si tratta di porre il veto, si tratta di trovare un accordo. Siamo disponibili a entrare nella logica di revisione di qualche dettaglio. Non siamo assolutamente disponibili ad accettare una soluzione di compromesso che alteri non solo l’equilibrio tra le istituzioni europee ma anche l’ambizione per quanto riguarda l’ammontare dell’intervento del Recovery e il bilanciamento e l’equilibrio interno tra sussidi e prestiti”. Insomma, parole che descrivono un vero e proprio muro contro muro tra le due fazioni in seno all’Unione.
Per quello che si può intendere dalle indiscrezioni che circolano al momento, il perno del difficile dialogo al momento è una riduzione del bilancio complessivo del programma di finanziamento per mezzo di titoli comuni europei: la Commissione Ue aveva proposto lo stanziamento di 750 miliardi, 500 a titolo di sovvenzione e 250 in prestito. Secondo alcuni calcoli della stessa Commissione, se il Recovery Fund venisse approvato così com’è, all’Italia andrebbe la fetta più grande, oltre 170 miliardi in tutto, di cui 80 a fondo perduto e 90 in prestito.
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