Bilancio europeo, novità dal Consiglio: sui rebate è vittoria dei “frugali”
Bilancio europeo, sui rebate è vittoria dei “frugali”. Conte entusiasta del risultato sul Recovery fund ribadisce:il Mes non è tra gli obiettivi del governo
Oltre ad un Recovery fund sostanzialmente in linea con la proposta della Commissione, eccetto per un volume di prestiti più elevati, l’altra novità emersa dal Consiglio europeo di questi giorni è l’invariabilità del bilancio europeo 2021-2027 che è rimasto sostanzialmente uguale a quello precedente: 1.074 miliardi.
I “frugali” portano però a casa un buon risultato per quanti riguarda i rebate, ovvero “gli sconti”, i rimborsi che, con la Brexit, molti leader europei avrebbero voluto fossero cancellati. Tra chi ha beneficiato di più della nota contenuta nel bilancio europeo è la Danimarca che è riuscita ad ottenere la cifra di 322 milioni annui di rimborsi un centinaio di milioni in più rispetto a quanto fissato durante la trattativa sabato. Ai Paesi bassi è andata la cifra ben più sostanziosa di 1,921 miliardi (partendo dall’altrettanto sostanziosa cifra di 1,576 miliardi), mentre l’’Austria chiude la trattativa, incassando 565 milioni (da 287 milioni). Il Guinnes se lo aggiudica la Svezia con 1,069 miliardi (da 823 milioni).
I tagli ai rimborsi, però, hanno ridotto i trasferimenti dilazionati tra i programmi del bilancio europeo: 77,5 miliardi, rispetto ai 190 proposti dalla Commissione Ue: il nuovo programma europeo per la sanità – Eu4Healt – non sarà finanziato, Meno dotazioni anche per i programmi Just Transition Fund e il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale.
Bilancio europeo, Conte: ora imminente costituzione di una task force sul Recovery
A conclusione delle quattro intense giornate che hanno scandito la trattativa sul Recovery fund e sul bilancio europeo, il presidente del Consiglio Conte ha ribadito la necessità e l’urgenza di presentare al più presto alla Commissione un programma di spesa e riforme, la cui approvazione rende possibile l’accesso ai fondi: “Sicuramente abbiamo già predisposto un piano di rilancio, condiviso con i ministri le forze di maggioranza e presentato al Paese. Adesso abbiamo la necessità di metterci al lavoro da subito per individuare i progetti da presentare per chiedere e ottenere i finanziamenti europei”.
E per questo ribadisce l’imminente costituzione di una task force operativa: “Abbiamo già elaborato dei progetti e condiviso con le varie componenti della società, rimane un ultimo confronto con le opposizioni. La costituzione di una task force operativa, al di là di uno staff che ha già lavorato al piano di rilancio, sarà una delle priorità che andremo a definire in questi giorni, perché dovrà partire al più presto”.
Le reazioni dei Leader europei
Tra gli entusiasti il Presidente Michel che i giorni scorsi ha avanzato una proposta di compromesso coi frugali sul Recovery fund e sul bilancio europeo esulta: “Ce l’abbiamo fatta, l’Europa è forte e unita, abbiamo raggiunto un accordo dopo difficili negoziati in tempi molto difficili per tutti gli europei, – ha detto Michel – un accordo per tutti i 27 Paesi ma specialmente per la gente”,
Parole positive anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che parla di “tappa storica” per l’Unione, riferendosi ai risultati ottenuti su Recovery fund e bilancio europeo: “L’Europa ha ora la possibilità di uscire più forte dalla crisi” con una dotazione finanziaria di 1.800 miliardi, “un pacchetto senza precedenti”. Gli fa eco il commissario agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, che, senza esitazioni, allude al vertice svolto come la “più importante decisione economica dall’introduzione dell’euro. Per la Commissione che ha proposto il piano, comincia la sfida più difficile. L’Europa è più forte delle proprie divisioni”.
Quanto all’asse franco-tedesco, il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel hanno entrambi riconosciuto il cambiamento epocale in seno all’Europa rappresentato dal Recovery fund e e dal licenziamento del nuovo bilancio europeo. L’ Eliseo parla di “un cambiamento storico della nostra Europa e della zona euro”. “Voglio che tutti misurino la distanza percorsa in due mesi, – ha detto Macron – in due mesi siamo riusciti a costruire un consenso”, mentre la Cancelliera ha ribadito: “sono molto sollevata – ha detto invece la leader tedesca – A febbraio non ci eravamo riusciti, ma ora ce l’abbiamo fatta e questo è un buon segnale”.
Più moderata la soddisfazione tra i frugali che, in ogni caso, portano a casa un ottimo risultato sui rebate e sul bilancio europeo. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz parla di “un buon risultato per l’Ue e per l’Austria sul Quadro finanziario pluriennale e sul Recovery Instrument”.
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