Recovery, Conte: all’Italia 209 mld, meglio della proposta Commissione
Recovery, Conte: all’Italia 209 mld, meglio della proposta Commissione. Poi l’annuncio di una task force operativa sul Recovery plan e il rifiuto del Mes
A conclusione del vertice del Consiglio europeo, il Presidente del Consiglio Conte ha incontrato la Stampa. “Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo”, ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del vertice europeo, conclusosi all’alba di stamattina, con il conseguimento di un accordo tra i “Ventisette” sul Recovery fund e sul bilancio europeo.
Il Recovery fund”che abbiamo approvato è davvero molto consistente: 750 miliardi, dei quali una buona parte andrà all’Italia. Il 28%: parliamo di 209 miliardi” – ha detto Conte in conferenza stampa. “Abbiamo anche migliorato l’intervento a nostro favore, se consideriamo la proposta originaria della Commissione Ue e della presidente von der Leyen”, ha aggiunto riferendosi agli 82 miliardi di sovvenzioni e ai 127 miliardi di prestiti previsti per l’italia, in base al Recovery fund licenziato al termine della trattativa europea.
La trattativa ha avuto come oggetto anche il bilancio europeo 2021-2027, con i “frugali” che portano a casa condizioni assolutamente vantaggiosi per quanto riguarda i rebate.
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L’annuncio di una task force sul Recovery plan
E per questo Il Premier Conte ribadisce l’imminente costituzione di una task force operativa sul Recovery plan che l’Italia dovrà presentare al più presto alla Commissione: “abbiamo già elaborato dei progetti e condiviso con le varie componenti della società, rimane un ultimo confronto con le opposizioni. La costituzione di una task force operativa, al di là di uno staff che ha già lavorato al piano di rilancio, sarà una delle priorità che andremo a definire in questi giorni, perché dovrà partire al più presto”.
E sui contrasti tra l’Italia e i Paesi frugali (specie l’Olanda) sulla governance – ovvero sulla possibilità di veto da parte di un Paese membro all’accesso ai fondi -, il Capo del governo Conte ha specificato: “non ho mai pensato che potesse saltare l’accordo sui problemi di governance di cui abbiamo discusso a lungo in questi giorni”, specificando però che l’Italia aveva posto sulla governance una “linea rossa”: “non avrei mai consentito e non avrei mai concesso a nessun Paese il diritto di veto o di intromissione su quello che è l’attuazione del Piano di rilancio nazionale. È giusto che ci sia un sistema di verifiche”, ma “certo è una pretesa inaccettabile che un singolo Paese potesse esercitare dei poteri di intromissione fino al veto”.
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Conte: “Sul Mes, basta attenzioni morbose”
Quanto al Mes, la cui attivazione apporterebbe subito finanziamenti all’Italia sotto forma di prestiti (senza condizionalità solo per le spese sanitarie), Conte va diretto: “di Mes abbiamo discusso tanto e immagino continueremo a parlarne. Il Mes non è il nostro obiettivo, l’obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e le necessità e valutare gli strumenti nel migliore interesse dell’Italia”. Poi sulla differenza con i volume cospicuo di prestiti all’interno del Recovery fund appena licenziato dal Consiglio Ue, specifica: “il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità nell’interesse dell’Italia. Ci sono prestiti molto vantaggiosi”, perché il Recovery fund “è la priorità e spero possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa attorno al Mes”.
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