Pensioni ultime notizie: anticipata e Quota 100, novità col Recovery Fund
Pensioni ultime notizie: con il Recovery Fund cosa cambia per pensioni anticipate e Quota 100? Ecco le novità a riguardo.
Pensioni ultime notizie: da venerdì 17 luglio a martedì 21 luglio sono stati giorni di passione per l’Unione europea, fino a uno storico Deal trovato sul Recovery Fund, uno dei giorni più importanti per l’Unione dalla sua nascita, come ha affermato il presidente francese Macron. Il conflitto era in particolare tra i Paesi del Mediterraneo e i Paesi cosiddetti frugali, formati da Olanda, Austria e Paesi scandinavi. Con l’accordo raggiunto sul Recovery Fund cosa cambierà per pensione anticipata e Quota 100?
Pensioni ultime notizie: Recovery Fund e pensioni, quale legame?
Gli interventi attuati negli ultimi anni dal governo sulle pensioni, soprattutto Quota 100, sono state da sempre un tema criticato dall’Unione europea. Forse perché si è voluto snellire il rigido sistema della Legge Fornero, con un impiego delle risorse mal calibrato secondo i Paesi europei, che dunque hanno chiesto al governo di cessare i continui aumenti della spesa pensionistica, per attuare invece riforme che da un lato guardino all’equilibrio dei conti, dall’altro puntino al futuro del Paese.
Prima dell’emergenza sanitaria si era parlato di una riforma generale del sistema pensionistico, che puntasse a sostituire Quota 100 a partire dal 1° gennaio 2022 e che portasse sul piatto una nuova soluzione di flessibilità in uscita. Dopo l’emergenza sanitaria e il sì al Recovery Fund, il discorso sarà ampiamente differente, perché quanto accaduto nei giorni precedenti, influirà fortemente l’andamento della riforma pensionistica. Dunque, quanto previsto finora sul tema previdenziale, potrebbe diventare presto carta straccia e nei prossimi giorni ci potremmo ritrovare a parlare di nuove soluzioni sul tema pensionistico.
Recovery Fund e riforma delle pensioni: le novità
Considerando che già a febbraio l’Italia era già stata richiamata da Bruxelles proprio sul tema delle pensioni. “L’Italia non ha conseguito alcun progresso sul fronte previdenziale per ridurre la quota delle pensioni e di vecchiaia nella spesa pubblica e creare spazio per altre spese sociali e di crescita”, si leggeva in un report della Commissione dello scorso febbraio, sottolineando così quanto sopra ribadito. Concetto, quest’ultimo, che si presenterà ancora più forte nei prossimi mesi: il problema, infatti, non riguarda tanto l’accesso ai fondi europei, quanto il come verranno utilizzati. E su questo ci sarà la lente d’ingrandimento di Bruxelles. Le pensioni, quasi sicuramente, non ne beneficeranno troppo.
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