L’orrore di Piacenza chiede risposte, non c’è ideologia che tenga
Ci indigniamo ogni giorno per idiozie. Per una volta, questa è una ragione estremamente valida.
Da appassionato di Storia potrei scrivere intere pagine sul perché nutro verso l’Arma una stima sconfinata. Ci entrano fattori personali, oltre che storici; ma soprattutto ci entrano i fatti. Nel corso dei secoli i Carabinieri hanno camminato fianco a fianco dei cittadini. Mia madre quand’ero piccolo mi diceva che se mi perdevo dovevo cercare i Carabinieri e me li mostrava. Col tempo ho visto l’eco dell’eco di un’ideologia farneticante trasformarli in carnefici nell’immaginario di un popolo spesso ignorante, più spesso geneticamente anarchico e allergico a qualsiasi autorità che non sia la propria.
Siamo in un Paese dove fino a pochi anni fa (parlo di vent’anni fa, non 5000) i semplici cittadini sequestravano, detenevano per sei mesi e scioglievano nell’acido i ragazzini per tappare la bocca ai padri. Siamo in un Paese dove in un fabbricato della periferia napoletana una bandetta di casalesi ha sciolto negli anni un centinaio di persone e le ha versate giù per un tubo di scarico della fogna grande come lo scarico di una doccia. E in entrambi i casi, nessuno ha visto o sentito niente, in centri altamente popolati dell’Italia anni 80 e 90.
Siamo in un Paese dove spesso questi “bravi cittadini” dicono di rispettare “solo i pompieri”.
Ma non sono stati i pompieri a catturare Provenzano e non sono i pompieri che rischiano di trovarsi la famiglia sterminata, o che devono fare un lavoro che nessuno vuole fare, si vergogna di non volerlo fare e per sfogarsi biasima chi lo fa, così da sentirsi migliore. Io voglio bene ai Carabinieri per lo stesso motivo: perché fanno un lavoro che io non ho il coraggio di fare, men che meno sarei disposto a farlo per il loro stipendio.
Escludendo quindi le ideologie da tredicenni, che reagiscono alla cronaca nera dividendo vittime e colpevoli a squadra di calcio, da cittadino io do per scontato che i Carabinieri rappresentino lo Stato.
Quanto accaduto a Piacenza non ha scuse, attenuanti o giustificazioni di sorta.
Quanto accaduto a Piacenza è IGNOBILE, e fa nascere punti interrogativi parecchio impellenti: il primo è come sia stato possibile che gli ufficiali non abbiano visto tutto questo. Il secondo è come sia stato possibile che feccia simile sia potuta entrare nella prima arma dello Stato. Io qualche idea ce l’ho, dato che da qualche anno è straordinariamente semplice fare il passaggio dagli altri corpi, ma sono speculazioni.
Mi aspetto che di questi… “personaggi” sia fatto esempio per quelli ancora in attività e per quelli che sperano di emularli. Mi aspetto che i Carabinieri sappiano dimostrare a me, a noi italiani, che quello schifo non è un sistema. Che chi lo fa non la passa liscia. Mi aspetto di non dover cambiare idea sui miei difensori.