Agevolazioni fiscali interessanti sono previste dal decreto Rilancio, recentemente convertito in legge. In tale provvedimento, che di fatto introduce svariate novità e integrazioni alle leggi esistenti, trova infatti spazio anche lo sconto Imu e il blocco della Tosap – ovvero la tassa per l’occupazioni di spazi ed aree pubbliche – per tutto il periodo di lockdown. Facciamo chiarezza e vediamo i contenuti di questa novità che riguarda l’argomento tasse.
Tasse e agevolazioni per i contribuenti: l’opzione dell’ente locale
In buona sostanza, il decreto Rilancio prevede, tra le altre misure, anche quella dello sconto fiscale sull’IMU e sulle imposte comunali in generale, nei confronti di chi versa il denaro dovuto allo Stato, attraverso lo strumento della domiciliazione bancaria, ovvero con addebito diretto su c/c bancario o postale (come avviene per le bollette). Si tratta di un emendamento al decreto Rilancio che ha ricevuto l’ok in commissione alla Camera e che prevede la possibilità che chi versa le tasse locali possa contare su un sconto fino al 20%, a patto che vi sia “l’autorizzazione permanente all’addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale“.
L’opzione dell’attivazione dello sconto sulle tasse riguarda tutti gli enti territoriali, ovvero i Comuni, Province, Regioni. Tuttavia, questi enti possono discrezionalmente decidere se applicare o meno l’agevolazione fiscale, con specifica delibera.
I tributi oggetto di sconto ed il requisito essenziale per averlo
Come appena accennato, lo sconto sulle tasse può essere anche pari al 20%, ma non è detto: in delibera può essere stabilita anche una percentuale inferiore (ad es. il 15%). Tale agevolazione vale potenzialmente verso tutti i tributi locali, quindi in particolare IMU, TASI e TARI, indistintamente. Rimarchiamolo però: affinché l’ente locale possa concedere il detto sconto, è necessario che il cittadino provveda all’adempimento del suo obbligo tramite addebito diretto su c/c bancario o postale. In particolare, è interessante considerare l’impatto che potrà avere tale novità prevista dal decreto Rilancio, se pensiamo che l’Imu è l’imposta municipale versata dai proprietari degli immobili, aree fabbricabili e terreni, ovvero circa 25 milioni di contribuenti sparsi per la penisola.
Il contribuente, per venire a conoscenza di una eventuale decisione che introduce lo sconto sulle tasse anche nel proprio territorio, deve verificare sul sito istituzionale dell’ente locale se quest’ultimo ha di fatto esercitato la correlata opzione con delibera ad hoc.
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Come sopra accennato, rimarchiamo qui che ai commercianti vengono altresì sospese per due mesi Tosap e Cosap, ovvero le tasse da versare per l’occupazione del suolo pubblico. Si tratta di un blocco valevole dal 1 marzo al 30 aprile, per tutto il lasso di tempo della chiusura. Per il mancato gettito dei Comuni sono stati tuttavia messi in campo 12,5 milioni di euro per il 2020.
Concludendo, è chiaro che l’applicazione pratica della novità in decreto Rilancio è tutta nelle mani degli enti locali e, in tempi di casse comunali vuote, non è affatto certo che gli enti locali optino di fatto per la delibera sullo sconto alle tasse. Vedremo a breve quale saranno gli sviluppi concreti di questa agevolazione, ideata per combattere gli evasori fiscali e per premiare, invece, chi è in regola con i versamenti fiscali.
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