Coronavirus ultime notizie: focolai Italia in crescita, dove si verificano
Coronavirus ultime notizie: crescono i focolai nel nostro Paese secondo gli ultimi dati. Ecco dove si verificano e chi sono i nuovi positivi.
Coronavirus ultime notizie: continuano a crescere i focolai in Italia. Dopo alcuni giorni consecutivi di notizie positivi, nelle ultime 48 ore si è registrato un aumento di casi positive. Il bollettino di ieri racconta di 306 nuovi casi positivi in tutta la Penisola (10 i decessi), a fronte però di un numero molto elevato di tamponi: oltre 60 mila, un numero più elevato rispetto a quelli registrati nei giorni precedenti. Solo in Valle d’Aosta sono stati registrati zero casi, mentre nelle altre regioni il trend sale e scende. Diversi i casi d’importazione.
Coronavirus ultime notizie: gli aggiornamenti del bollettino
Tra i nuovi positivi, 82 sono in Lombardia, rappresentando il 26,7% del totale. La regione resta comunque la più colpita dal virus, stando ai dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, dai quali si evince che il 57% dei malati risiede in quella Regione. Analizzando il trend settimanale, invece, non sembrano registrarsi grossi scossoni, in un senso o nell’altro: nella settimana tra il 15 e il 21 luglio si sono registrati 1.408 nuovi casi positivi, confermando la stabilità del trend. Esaminando la situazione regione per regione, si segnalano aumenti di casi in 11 regioni, riduzioni in 8 regioni e stabilità in 2 regioni. Tra le diminuzioni di casi positivi spiccano la Lombardia (-184), il Lazio (-46) e il Piemonte (-35). Da guardare con attenzione l’aumento dei casi positivi in Veneto (+172), Liguria (+44), Toscana (+30) e Campania (+28).
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Coronavirus ultime notizie: nuovi focolai e casi di rientro
A far aumentare i casi positivi lungo la penisola, oltre ai nuovi focolai, la cui emersione era comunque prevista nei mesi scorsi, anche i casi di rientro dall’estero, tant’è che nel Lazio, chi torna dalla Romania dovrebbe essere sottoposto al test sierologico. I nuovi focolai più importanti sono emersi a Rovereto, in Trentino, e a Bologna, presso una residenza per anziani. Per quanto riguarda i casi di rientro spuntano i casi di due badanti romene tornate a Roma in pullman, e i 7 venezuelani (provenienti dalla Serbia) di rientro in Molise.
App Immuni: solo il 12% l’ha scaricata
Mentre in alcune Regioni si sta pensando all’emissione di nuove ordinanze nel caso in cui le misure e i protocolli di sicurezza non siano rispettate, l’app Immuni finora non ha avuto quell’esito sperato, in quanto è stata scaricata solamente dal 12% di persone che possiede uno smartphone di età compresa tra i 14 e i 75 anni, per un totale di 4,3 milioni di persone. La soglia da superare affinché l’applicazione fosse efficiente per assecondare le finalità per le quali è stata creata si attesta però a quota 60%.
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