Pensioni ultime notizie: Quota 100 ha fallito per Cazzola
Pensioni ultime notizie: secondo Giuliano Cazzola Quota 100 ha fallito nei suoi progetti originari. E adesso bisogna abbassare la spesa pensionistica.
Pensioni ultime notizie: per Giuliano Cazzola Quota 100 è stata un fallimento, ma da qui bisognerà partire per focalizzarsi sulla prossima riforma del sistema pensionistico, soprattutto affrontando le conseguenze della crisi economica, determinata dalla crisi sanitaria, cercando di risolvere tutte le controverse e i punti lasciati oscuri negli ultimi anni sotto l’aspetto previdenziali. Riflessioni, anche dure, saranno necessarie dopo il Recovery Fund, in merito alle richieste che Bruxelles ha fatto all’Italia.
Pensioni ultime notizie: Ue a Italia, “abbassare spesa pensionistica”
In un articolo scritto sull’Huffington Post, l’economista ha affermato che dall’Europa Quota 100 “è stata indicata come la prova provata dell’inaffidabilità del nostro Paese nel seguire un percorso di riforme generosamente finanziato dalla Ue, a carico dei partner più virtuosi”. L’obiettivo, raccomandato direttamente da Bruxelles, è non appesantire ulteriormente la spesa pubblica, ma piuttosto ridurla, perseguendo dunque quella strada già intrapresa anni fa che andava proprio in tale direzione.
Quota 100 ha fallito: ecco perché
Per Cazzola, tra gli aspetti chiave del Recovery Plan italiano, spiccherà come compensazione anche la condizionalità sulla riforma pensioni rinnovata. Il giuslavorista definisce Quota 100 un fallimento, in quanto “avrebbe dovuto liberare le masse oppresse, impedite di andare in pensione se non da vecchi ormai decrepiti e contemporaneamente aprire ai giovani le porte del lavoro”, ma così non è stato, e almeno per quanto riguarda gli obiettivi “contrabbandati dai suoi promotori” non c’è stata una vera e propria concretizzazione. Insomma, il turnover generazionale nel mondo del lavoro non ha rispettato le originarie prospettive e anche i pensionamenti sono stati minori rispetto alle iniziali aspettative e previsioni.
Ora il prossimo step deve riguardare un riordino dell’intero sistema pensionistico, altrimenti il rischio molto serio è che l’Europa ci imponga una riforma molto simile a quella del 2011 per abbassare la spesa pensionistica. Una nuova Legge Fornero, insomma, aggiornata a oggi.
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