Pensioni ultime notizie: Quota 100 resta, arriva la legge delega alla riforma
Pensioni ultime notizie – Il ministro del Lavoro Catalfo ha fornito delle importanti indicazioni sul futuro di Quota 100 e del sistema previdenziale in toto
Pensioni ultime notizie – Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha fornito delle importanti indicazioni sul futuro di Quota 100 nel corso di un recente incontro con i sindacati. La forma di pensionamento anticipato verrà mantenuta fino alla scadenza fissata a fine 2021, successivamente, un’ampia riforma del sistema previdenziale comincerà con una legge delega.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 confermata fino a fine 2021
Pensioni ultime notizie – È praticamente ufficiale: Quota 100 verrà mantenuta fino alla naturale scadenza fissata per fine 2021. Ad annunciarlo durante un recente incontro con i vertici di Cgil, Cisl e Uil direttamente il ministro del Lavoro Catalfo. Successivamente si darà il via a una più ampia riforma del sistema previdenziale – nel segno di “maggiore equità e flessibilità in uscita e una pensione di garanzia per i giovani” le parole della Catalfo, tra l’altro, salutate con soddisfazione dalle associazioni dei lavoratori – attraverso il varo di una legge delega. Prima di ragionare su una riforma strutturale della previdenza, però, governo e parti sociali si incontreranno l’8 settembre per discutere della proroga di Ape Sociale e di Opzione Donna, di staffetta generazionale e contratto di solidarietà espansiva: tutto ciò che dovrebbero trovare spazio nella prossima legge di Bilancio.
Riforma “strutturale” della previdenza prevista nel 2022
Pensioni ultime notizie – Dunque, Quota 100 verrà mantenuta fino alla naturale scadenza, 31 dicembre 2021, ma il mondo politico è consapevole di doversi già mettere al lavoro per evitare il cosiddetto effetto “scalone” (per cui, a partire dal primo gennaio 2022, non si potrebbe andare in pensione prima dei 67 anni). Che direzione potrebbe imboccare una riforma strutturale del sistema previdenziale? Diverse le ipotesi in campo: negli ultimi tempi si è parlato di introdurre per tutti i tipi di lavoratori Quota 101 o 102; in pratica, si potrebbe lasciare il mondo del lavoro con 38 anni di contributi e 63 o 64 anni di età.
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